(ANSA) - TAORMINA, 13 LUG - Nella parte alta dell'isolotto di
Santo Stefano, ubicato sulla costa taorminese alla base di un
costone è stata rinvenuta in questi giorni una cavità stretta e
lunga con pareti lisce. La caverna, alla base, riceve una
corrente d'aria. Il gruppo di ricerca dell'Istituto per la
cultura siciliana e dell'associazione Serapide composto da:
Daniel Carnabuci, Gaetano Consalvo e Giuseppe Smedile, guidati
dall'esperto sub, Nino Luca, procedendo dal mare, casualmente
hanno rinvenuto un complesso di grotte ampie collegato allo
specchio d'acqua, da uno stretto, alto e profondo canale di
condensazione dove percola abbondantemente acqua di condensa. Si
presume che tale complesso sia collegato alla cavità sommitale
dove si sarebbe potuto generare una fonte d'acqua dolce. Da
tempo l'associazione Serapide si sta dedicando, appunto, ad
approfondire la storia della tratto di mare della famosa
Isolabella, fra le documentazioni storiche di un testo del 1700
"La Sicilia in Prospettiva" che descrivendo le coste taorminesi
dell'isola di Santo Stefano scrive che in cima si rinveniva una
chiesetta ed una fonte d'acqua dolce. Si è ipotizzato fin da
subito che tale fonte potesse avere origine dalla condensazione
dell'acqua e pertanto gli appassionati sono andati alla ricerca
di cavità che potessero creare questo effetto. (ANSA).
Scoperta grotta sulla costa taorminese
Con canale dove percola acqua dolce di condensa