Sicilia

A Palermo il festino dei record per Santa Rosalia

350mila presenze. Monito dell'arcivescovo contro mafia e droga

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 15 LUG - Il Festino dei record e dell'innovazione a Palermo. Non solo per il numero delle persone che ieri sera si sono assiepate lungo il Cassaro al passaggio del corteo storico e al Foro Italico per assistere ai tradizionali giochi pirotecnici, oltre 350 mila presenze secondo il Comune. Ma anche per l'aggiunta di due carri, oltre a quello tradizionale dedicato a Santa Rosalia patrona della città. E poi il trio pop-lirico del "Il Volo" dai tetti della cattedrale nello stesso programma che ha visto protagonisti il coro di voci bianche del Teatro Massimo, gruppi folkloristici e persino un dj set per fare ballare gli spettatori. Una commistione ardita disegnata dalla milanese Balich Wonder Studio del direttore artistico Marco Balich che, insieme al regista Carlos Navarrete Patino e alla locale Odd Agency, ha saputo coinvolgere centinaia di artisti locali.
    Tutto è iniziato con la rappresentazione, sul piano del palazzo dei Normanni, del racconto della peste che nel 1624 sbarcò dal mare e ammorbò la città. Poi l'intervento liberatore della Santuzza. Per questa edizione, la quattrocentesima, Santa Rosalia è stata rappresentata da una statua imponente, alta nove metri, che tiene in mano una rosa rossa circondata da gigli bianchi. E dal piano della cattedrale è arrivato anche l'anatema dell'arcivescovo Corrado Lorefice contro le "nuove pesti": la droga che contagia i giovani e la mafia. Un monito ai fedeli e ai cittadini, un altro al mondo politico. "Gridiamo forte stasera nel Festino di Rosalia il nostro desiderio di riscatto dalla mafia. A viso aperto. A cielo aperto. No alla mafia. Sì ai nostri figli. Convertitevi anche voi mafiosi" ha tuonato il presule che ha fatto anche i nomi dei nuovi martiri come Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e don Pino Puglisi I tre carri hanno poi proseguito la rappresentazione per tutto il percorso che, attraversando il Cassaro, l'asse storico della città, è giunto al mare. In piazza Vigliena, i Quattro Canti, il sindaco Roberto Lagalla è salito sul carro per il tradizionale grido: "Viva Palermo, Viva Santa Rosalia". Lagalla ha parlato di "momento della rinascita della città" citando i risultati raggiunti sul fronte delle diverse emergenze senza tuttavia nascondere le difficoltà di un'amministrazione che sta per arrivare a metà del mandato. "Ma il lavoro è avviato - ha sottolineato - ed il Festino è stato un richiamo che si è tradotto nell'arrivo di migliaia di turisti. Non ci sono più posti negli alberghi. Di Palermo si parla a New York come a Londra e anche in Cina". Soddisfazione espressa anche dall'assessore alla Cultura Giampiero Cannella. "Nel nome di Rosalia il festino durerà per un anno con tantissime iniziative".
    Durante il corteo un guasto ad una cabina elettrica dell'Enel ha fatto saltare per un'ora l'illuminazione del Cassaro basso.
    Ma il carro non si è fermato, e seppure con ritardo rispetto al programma, è arrivato al Foro Italico per i fuochi d'artificio, omaggio floreale alla Santuzza, che a notte fonda hanno illuminato il cielo sopra Palermo. (ANSA).
   

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