Sicilia

Calcio: Henry, a Palermo per giocare con continuità

La punta arriva dal Verona in prestito con diritto di opzione

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 16 LUG - "Mi piace dire di essere un giocatore completo, spero di fare qualche gol perché è il mio lavoro da attaccante, ma spero che i gol arrivino anche da tutti i compagni per riuscire ad essere tutti utili alla squadra.
    Voglio fare qualcosa di bello per questa squadra e per la città". Lo ha detto il nuovo attaccante del Palermo Thomas Henry nel ritiro precampionato della squadra rosanero a Livigno. Il giocatore è stato ingaggiato dal Verona e si è trasferito con la formula del prestito con diritto di opzione e obbligo di riscatto in caso di promozione in Serie A.
    "Faccio tanto lavoro per la squadra - ha detto a proposito delle sue caratteristiche - mi piace finalizzare le azioni, ma posso anche essere utile alla costruzione del gioco. Sono qua per crescere insieme alla squadra. Ho scelto Palermo perché non c'è bisogno di sottolineare quanto sia mitica questa squadra e quanto sia importante il progetto di questa società".
    A Palermo cerca la continuità di impiego che non ha avuto a Verona. "Mi serve - ha spiegato - non ho giocato tanto perché sono stato infortunato, possiamo fare insieme la strada che serve per crescere sia a me che al club. Potevo arrivare in rosanero già a gennaio, ma era presto per me, ero tornato da poco dall'infortunio, avevo fatto qualche gol nelle prime giornate di A e mi aspettavo un po' più di spazio. Ora è totalmente diverso, voglio fare una stagione intera con continuità con una squadra seria".
    Henry, che ha preso il numero 20 ("perchè sono nato il 20 settembre", ha spiegato), ha già le idee chiare su cosa si aspetta da Palermo. "Ho scelto anche per il calore del calcio al sud - ha detto - faccio questo lavoro per scoprire tante cose nuove: Palermo è una città che voglio scoprire, vedere e conoscerne l'anima. Mi hanno parlato della città sia Pawel Dawidowicz che ha giocato a Palermo, ma anche altri e tutti mi hanno detto cose bellissime". (ANSA).
   

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