(ANSA) - PALERMO, 08 AGO - In epoca classica, i templi
seguivano sempre l'orientamento del sole. E anche stanotte,
nella valle dei Templi di Agrigento, si è attesa l'aurora che ha
illuminato di rosa la Via Sacra.
Non musicisti qualunque, ma il meglio del jazz italiano: il sax
di Max Ionata ha accarezzato l'altare di Giunone e introdotto al
Parco addormentato; scendendo la scalinata, al Giardino dei
Giusti, la cantante partenopea Marina Bruno ha letto i versi che
Kostantinos Kavafis ha dedicato a Itaca e al viaggio per mare;
la tromba di Flavio Boltro ha discusso con la potenza
scenografica della grande Akragas, per fermarsi sotto un ulivo e
passare il testimone allo struggente contrabbasso di Enzo
Pietropaoli.
Gran finale al Tempio della Concordia con i quattro musicisti
impegnati in un programma prezioso che ha percorso il
Mediterraneo, strizzato l'occhio alla canzone popolare siciliana
e reso omaggio al sito archeologico protetto dall'Unesco.
"La Valle dei Templi è unica, sono tanti anni che suoniamo in
tutto il mondo, ma è un'esperienza che resterà fino a quando
campiamo. Creare altra bellezza in tanta bellezza sembrava quasi
impossibile, noi ci abbiamo provato" sorridono i musicisti.
È una delle ultime tappe di un nuovo format di CoopCulture:
Invenzioni a tre voci, ha debuttato al Castello di Miramare e
dopo aver toccato diversi siti archeologici, è approdato ad
Agrigento; domani, secondo capitolo siciliano tra i templi di
Selinunte, poi domenica 11 agosto torna a Ostia Antica e chiude
il 31 agosto a Ercolano. "È un progetto che permette di narrare
l'archeologia attraverso la musica e viceversa - spiega Leonardo
Guarnieri di CoopCulture - un modo per attraversare la bellezza
italiana". (ANSA).
L'alba nella Valle dei Templi con i grandi della musica jazz
Circa 300 spettatori hanno assistito al format di CoopCulture