Sicilia

Lagalla ricorda Giaccone a 42 anni dal delitto del medico legale

"E' stato un uomo perbene e un docente intelligente"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 11 AGO - "Paolo Giaccone è stato un uomo perbene e un docente intelligente e nella sua vita è diventato anche un eroe silenzioso, un esempio di rettitudine morale, capace di non piegarsi davanti alla minaccia mafiosa. La sua scelta gli è costata la vita e rappresenta ancora oggi, a 42 anni dalla sua uccisione, un punto di riferimento nella lotta alla criminalità organizzata e il suo comportamento è un faro per le giovani generazioni di uomini e di medici". Lo afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla ricordando il medico legale che fu assassinato tra i viali del Policlinico di Palermo - intitolato poi a suo nome - qualche settimana prima della strage di via Isidoro Carini. Aveva ricevuto l'incarico di esaminare un'impronta digitale lasciata da uno dei killer che, nel dicembre del 1981, avevano scatenato una sparatoria tra le vie di Bagheria, con quattro morti. L'impronta, che apparteneva al boss Giuseppe Marchese, era l'unica prova che poteva incastrare gli assassini. Il medico ricevette delle pressioni perché aggiustasse le conclusioni della perizia dattiloscopica.
    Giaccone rifiutò di piegarsi a inviti e minacce, e il killer, fu così condannato all'ergastolo.
    "Giaccone è stato un punto di riferimento etico e professionale che non dev'essere dimenticato", dice Santi Bellomare, segretario provinciale della Dc a Palermo (ANSA).
   

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