(ANSA) - AUGUSTA, 29 AGO - Avrebbero chiesto 6.00 euro al
proprietario per la restituzione di un escavatore e di una
trincia agricola che erano stati in un'azienda agricola
dell'imprenditore e del padre. E' l'accusa contestata dalla Dda
di Catania a tre indagati per estorsione, un 52enne, che è stato
arrestato, di un 30enne e un 44enne che sono stati fermati da
Carabinieri delle compagnie di Augusta e Paternò su iniziativa
della Procura del capoluogo etneo.
Alle due vittime era stata proposta la tecnica del 'cavallo
di ritorno': pagare il 'riscatto' per riottenere ciò che era
stato loro rubato. Dopo una 'trattativa' l'escavatore, che gli
indagati avevano minacciato di utilizzare per compiere un furto
con la tecnica della spaccata, è stato restituito dopo il
pagamento di 2.500 euro. I Carabinieri, dopo la denuncia dei due
imprenditori 'taglieggiati', hanno arrestato in flagranza di
reato il 52enne, bloccato a Paternò dopo avere ricevuto dei
soldi da parte delle vittime, e fermato poi i suoi due presunti
complici.
Il gip, su richiesta del Pm, ha poi disposto l'applicazione
della misura della custodia cautelare in carcere per tutti e tre
gli indagati. (ANSA).
Chiedono 'riscatto' per escavatore rubato, tre in carcere
'Cavallo di ritorno' per mezzi agricoli, indagati per estorsione