Sicilia

Schifani, 'libertà era la parola magica di Silvio Berlusconi'

'Autonomia differenziata è scommessa, no Italia a due velocità'

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 07 SET - "Oggi si respira un'area di continuità di quello che era l'entusiasmo che raccoglievamo io e Antonio Tajani e gli altri quando c'era Berlusconi. Questo dà il senso di un progetto che noi siamo tenuti a trasmettere a più giovani sul tema dei valori". Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo a Bellaria Igea Marina ad Azzurra libertà, la festa nazionale di Forza Italia giovani.
    "L'espressione tipica di Silvio Berlusconi - ha aggiunto il governatore - la parola magica, era quella della 'libertà'. In quella parola c'è tutto. C'è la prima parte della costituzione e c'è il concetto di una società per la quale ci siamo sempre battuti e voi vi continuerete a battere. Libertà in una giustizia giusta, libertà da un'oppressione fiscale".
    Il governatore ha parlato anche dell'Autonomia differenziata definendola "una scommessa". "Il dibattito è aperto - ha detto Schifani - mi sono confrontato più volte con Antonio Tajani sull'osservatorio di controllo sull'attuazione di questa riforma, sull'individuazione dei Livelli essenziali di prestazione, prima ancora che si realizzino annodi tra Governo e singole regioni. Vigileremo, ma attenzione, vigileremo affinché non ci sia un'Italia a due velocità, perché non interessa a nessuno, né al Nord e né al Sud. Se cresce il Sud cresce l'intero Paese". "Oggi FI ha superato un momento di crisi - ha sottolineato Schifani - con la guida di Antonio Tajani ha superato felicemente lo scoglio delle Europee. Abbiamo lavorato tutti per questo obiettivo e lo abbiamo fatto senza risparmiarci. Quel 23% è il frutto di una politica che ha lavorato per ampliare il consenso e per aprirci, così come abbiamo sempre detto dopo la scomparsa di Berlusconi" "Abbiamo ampliato la nostra base in Sicilia, anche con una politica di apertura, realizzata con la condivisione di Antonio - ha spiegato il presidente della Regione - abbiamo posto, sullo stesso tetto elettorale, anche quei partiti territoriali caratterizzati da protagonisti che avevano i valori del Partito popolare europeo, ecco perché non abbiamo imbarcato come un taxi coloro i quali volevano unirsi a Forza Italia" (ANSA).
   

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