(ANSA) - PALERMO, 10 SET - La quinta sezione del tribunale di
Palermo ha assolto il deputato Riccardo Gennuso, perché il fatto
non sussiste, dall'accusa di estorsione. La Procura aveva
chiesto la condanna del parlamentare di Forza Italia a 7 anni
di carcere.
La vicenda ruota attorno a una estorsione subita da due
dipendenti della sala bingo nel rione Guadagna di Palermo,
gestita dai Gennuso dal 2015. A denunciare il parlamentare e il
padre, Burgio, socio della precedente gestione, e il
sindacalista Bignardelli sono state tre ex dipendenti che
sarebbero state costrette a firmare una transazione con la quale
rinunciavano a due terzi dei soldi della liquidazione. Se non
avessero firmato i lavoratori avrebbero subito la riduzione
dell'orario di lavoro da nove a tre ore al giorno con una
considerevole perdita economica. La sala bingo è la stessa per
la quale l'onorevole in passato denunciò di avere subito
richieste estorsive.
Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani ha
commentato: "L'assoluzione del deputato regionale di Forza
Italia Riccardo Gennuso rappresenta un'importante vittoria della
verità e della giustizia, restituendo dignità e serenità a lui e
alla sua famiglia, dopo anni di accuse che si sono rivelate
infondate. La decisione del tribunale di Palermo, non solo
riporta tranquillità nella vita personale e pubblica
dell'onorevole Gennuso, e tra gli altri anche del padre Giuseppe
pure lui assolto, ma rappresenta anche una riaffermazione della
fiducia nel sistema giudiziario, che ha saputo fare chiarezza e
rendere giustizia in una vicenda così complessa". (ANSA).
Estorsione, assolto deputato siciliano di Fi Gennuso
Scagionati anche il padre, ex deputato, e gli altri imputati