(ANSA) - PALERMO, 17 SET - "Poteva essere mio figlio" si
legge tra gli slogan degli striscioni che questa mattina sono
stati esposti davanti al tribunale di Palermo. Amici e i
familiari di Francesco Bacchi, 22 anni di Partinico, ucciso
davanti alla discoteca Medusa di Balestrate lo scorso 14 gennaio
al termine di una rissa, si sono uniti in un coro di richiesta
di giustizia. "Siamo qui per una manifestazione pacifica - ha
detto Alessandra Maltese, amica della famiglia Bacchi -
chiediamo che venga cambiato il capo d'accusa da omicidio
preterintenzionale ad omicidio doloso - continua - noi diciamo
no alla violenza perché noi crediamo nella legge e vogliamo che
Francesco abbia la giustizia che merita". La loro richiesta è di
modificare il capo d'imputazione da omicidio preterintenzionale
a doloso. Le prove e le immagini delle telecamere e i referti
medici, sostengono, mostrano che Bacchi è stato vittima di un
atto intenzionale. "Sono stati sferrati diversi calci e pugni
quando Francesco era a terra inerme - ha dichiarato Paolo
Colicchia, uno degli amici - le immagini parlano chiaro". Il
22enne sarebbe stato colpito da Andrea Cangemi e da un
minorenne, con una serie di calci alla testa e al torace. I due
sono imputati in un processo. La rissa, avvenuta attorno alle 3
di notte, è stata interamente ripresa dalle telecamere presenti
nella zona, sia private che comunali. Proprio i filmati si sono
rivelati fondamentali per ricostruire l'intera dinamica dei
fatti e per identificare tutti i partecipanti allo scontro.
(ANSA).
Omicidio Bacchi, amici e familiari protestano a Palermo
Sit in organizzato davanti al palazzo di giustizia