Sicilia

Crisi idrica, l'odissea di un'albergatrice di Caltanissetta

Il racconto in Consiglio comunale: 'Sindaco batta i pugni'

Redazione Ansa

(ANSA) - CALTANISSETTA, 27 SET - L'emergenza idrica a Caltanissetta sta colpendo anche gli albergatori. A portare la sua testimonianza in Consiglio comunale, convocato stamane in via straordinaria sul tema dell'emergenza idrica, è Beatrice Giammusso, proprietaria di un albergo in città. "Non mi sento rappresentata da questo sindaco - ha esordito l'imprenditrice - che ha fatto un breve excursus di quanto accaduto alla sua attività in questi giorni -. Il 17 settembre mi accorgo che la capienza di acqua dei miei recipienti non è sufficiente. Il 19 chiedo a Caltaqua un'autobotte, mi prenotano per il 21 settembre. Acqua che non arriva. Io non ce la faccio. A quel punto chiamo il sindaco, il quale mi risponde che non ci può fare nulla perché non distribuisce acqua".
    "Gli chiedo - aggiunge l'albergatrice - di farsi da portavoce con Caltaqua, ma questo non avviene. Poi richiamo il sindaco che non mi risponde. Ho 18 camere piene di ospiti che si devono lavare e quindi comincio a distribuire casse d'acqua ai clienti.
    Per fortuna il 22 mattina è arrivata l'acqua. Diversamente avrei dovuto dire ai miei ospiti di fare i bagagli e andare via. Ma l'acqua arriva con una pressione bassissima e non riesco a riempire i recipienti. Ebbene, ho dovuto pagare 10mili litri d'acqua 150 euro, senza fattura. Quindi esigo che il sindaco batta i pugni con Caltaqua per ricevere quello che per noi cittadini è un diritto". (ANSA).
   

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