(ANSA) - PALERMO, 04 OTT - La procura di Caltanissetta ha
chiesto il rinvio a giudizio per gli ex generali dei carabinieri
Angiolo Pellegrini, 82 anni, e Alberto Tersigni, in pensione,
con l'accusa di depistaggio. Secondo l'ipotesi accusatoria i due
ufficiali, in servizio alla direzione investigativa antimafia,
avrebbero intralciato i pubblici ministeri che cercavano
riscontri alle dichiarazioni del collaboratore nisseno Pietro
Riggio, ex agente della polizia penitenziaria, poi finito in
carcere per i suoi rapporti con i clan mafiosi, sulla strage di
Capaci all'inizio degli anni Duemila.
I due carabinieri non avrebbero vagliato le dichiarazioni e
sono accusati di aver affermato il falso ai pm nisseni che
chiedevano chiarimenti e avrebbero ostacolato le indagini
"finalizzate ad acquisire elementi per comprovare l'autenticità
delle dichiarazioni di Riggio".
Pellegrini fu collaboratore di Giovanni Falcone e dal 1981 al
1985 comandante della sezione anticrimine dei carabinieri a
Palermo. Ha scritto anche un libro su quegli anni nel fronte
antimafia. "Noi, gli uomini di Falcone".
Tersigni ha avuto vari ruoli nell'Arma. E' stato al nucleo
operativo e radiomobile di Alessandria, poi a Potenza e poi al
nucleo operativo di Caltanissetta nel 1992. Nel 2000 è stato
trasferito al centro operativo della Dia a Palermo come capo
settore delle investigazioni giudiziarie. Nel 2016 è stato
nominato comandante del reparto operativo del comando
provinciale dei carabinieri a Genova. Poi la pensione. (ANSA).
Depistaggio: pm nisseni,a giudizio 2 ex generali dei carabinieri
Pellegrini e Tersigni "sottovalutarono parole confidente"