(ANSA) - PALERMO, 12 OTT - All'età di 80 anni, dopo una
malattia, è morto a Palermo padre Giacomo Ribaudo, il "prete
antimafia" che non amava questa etichetta, attribuitagli per la
sua attività sul territorio, nei quartieri a rischio del
capoluogo siciliano. In un'intervista raccontò che alcuni
mafiosi gli avrebbero riferito nel 1993 la volontà di Bernardo
Provenzano di dissociarsi, cosa che non avvenne.
Il parroco della Magione, di Maria Santissima del Carmelo ai
Decollati, nel quartiere della Guadagna, e di San Giuseppe di
Villabate, nel '93 chiese ai mafiosi di convertirsi. "Il nostro
ruolo è culturale e sociale, mentre i compiti di repressione
spettano allo Stato - diceva - Noi dobbiamo annunciare il
Vangelo e difendere i deboli, promuovere la giustizia e la
solidarietà, contro ogni forma di prepotenza e di
prevaricazione. Di fronte al fenomeno mafioso, i parroci non
devono esitare a denunciare con forza anche le connivenze
politiche e istituzionali". (ANSA).