Sicilia

A Porto Empedocle nave ong Mare Jonio con migranti

Già terminate procedure sbarco per i 58 salvati

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 15 OTT - Ha attraccato alla banchina di Porto Empedocle la ong Mare Ionio a cui la direzione centrale dell'Immigrazione, ieri sera, ha assegnato il porto sicuro della città agrigentina. A bordo della "Mare Ionio" ci sono 58 migranti che, nelle scorse ore, erano stati salvati nel canale di Sicilia. Il gruppo è sbarcato.
    L' Ong Mediterranea Saving Humans ieri aveva ottenuto l'ordine di fare sbarcare i naufraghi a Napoli ma, dopo aver contestato la legittimità della decisione, specificando che la rotta sarebbe stata troppo distante dalla posizione esatta in cui si trovava la nave,l'Ong ha chiesto uno sbarco in un porto più vicino, così le è stato assegnato quello di Porto Empedocle.
    Prima dell'ok per lo sbarco a Porto Empedocle le autorità italiane hanno mandato alla Mare Jonio due motovedette che avrebbero dovuto scortare la nave fino a Napoli. I 58 naufraghi erano stati soccorsi in acque internazionali, in zona Sar tunisina, su segnalazione di Alarm Phone. Provengono da Zuara in Libia.
    "Abbiamo semplicemente fatto quello che abbiamo sempre detto - spiega Alessandro Metz, armatore sociale di Mediterranea - quella dei porti lontani è una decisione ingiusta, in primis nei confronti delle persone soccorse e che non devono essere sottoposte a ulteriori traumi e sofferenze. Ci hanno assegnato Napoli, a oltre 400 miglia dal punto dove eravamo, e noi abbiamo risposto 'Signornò'. Lo abbiamo fatto motivando concretamente il nostro rifiuto, sia in termini di leggi, che di opportunità".
    "Lo abbiamo fatto umilmente, e consapevoli che tutto è fatto per coloro che abbiamo a bordo i più indifesi e vulnerabili tra noi - prosegue la capo missione a bordo della Mare Jonio, Sheila Melosu - abbiamo indicato come alternativa un porto della costa sud della Sicilia, scegliendo volutamente di non appesantire Lampedusa, anche se ci trovavamo in quel momento a 12 miglia dal suo porto. E alla fine ci hanno riassegnato il porto di sbarco: Porto Empedocle. Dove abbiamo potuto portare a termine il soccorso di 58 persone. Che adesso sono vive e al sicuro. Questa è la cosa più importante". (ANSA).
   

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