Sicilia

Ex ristoratore non può pagare un debito di 188 mila euro col fisco, gli viene cancellato

Protagonista della vicenda è un palermitano di 56 anni che ha avviato la procedura di esdebitazione

L'avvocato Manuela Marullo

Redazione Ansa

Negli anni in cui è stato titolare di un'attività nel settore della ristorazione aveva accumulato debiti con l'Agenzia delle entrate per 187.894 euro: ricorrendo a una delle procedure previste dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza ha ottenuto dal Tribunale di Palermo un provvedimento che di fatto riconosce l'impossibilità oggettiva di onorare i suoi debiti che, dunque, sono stati cancellati.

Protagonista della vicenda è un palermitano di 56 anni che nella procedura di esdebitazione è stato rappresentato dall'avvocato Manuela Marullo.

"Il Codice della crisi ha inglobato la cosiddetta legge salva-suicidi - dice il legale - la normativa prevede che, una volta accertata la sussistenza di una serie di condizioni specifiche, possa essere concessa l'esdebitazione della persona fisica ritenuta meritevole, che dunque non ha determinato quella situazione per colpa o dolo". Tra le motivazioni del provvedimento del giudice Giulio Corsini, della quarta sezione civile del Tribunale, si evidenzia come "il ricorrente non sia, allo stato e nemmeno in prospettiva futura, in grado di offrire alcuna utilità diretta o indiretta ai suoi creditori". L'uomo infatti dopo la cessazione dell'attività ha trovato impiego con un contratto part-time, unica fonte di reddito per lui e la sua famiglia.

"Si tratta di una normativa relativamente recente e ancora poco conosciuta anche da chi si trova in una condizione che può portare alla riduzione del debito o, come in questo caso, alla sua cancellazione totale", aggiunge l'avvocato Marullo che nella predisposizione del giudizio è stata assistita dal commercialista Francesco La Franca, nella qualità di advisor.

L'esdebitazione è una delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, destinate ai debitori che non esercitano attività di impresa commerciale medio-grande: consumatori, professionisti, imprenditori minori, imprenditori agricoli e titolari di start-up innovative.
Il ricorso è stato presentato in seguito alla valutazione dell'organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, istituito presso l'Ordine dei commercialisti di Palermo. 
   

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