(ANSA) - PALERMO, 24 OTT - L'ordine degli avvocati di Termini
Imerese e la Camera Penale hanno digitalizzato gli atti di un
primo maxiprocesso celebrato tra il 4 ottobre del 1927 e l'11
gennaio del 1928 a Nicolò Andaloro+163 contro la mafia davanti a
un tribunale siciliano. Un lavoro per fare riemergere i verbali
sulle relazioni tra la mafia del feudo e i grandi proprietari
terrieri.
Per numero di imputati mandati a giudizio è il primo
maxiprocesso che precede il più noto contro Cosa nostra
celebrato tra il 1987 e 1987 e istruito dai giudici Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino.
"Siamo interessati al recupero e alla valorizzazione del
patrimonio degli archivi giudiziari e allo studio dei processi
storicamente più significativi celebrati nella competenza
territoriale del nostro tribunale - commentano i presidenti
dell'Ordine Giuseppe Muffoletto e della Camera penale Vincenzo
Pillitteri - Un ringraziamento particolare va al collega
Salvatore Sansone, che ha curato i lavori di digitalizzazione
del processo, coordinandone l'analisi e Io studio insieme ai
giovani della scuola forense, fiore all'occhiello del nostro
ordine". Sabato i lavori proseguiranno e si concluderanno al
teatro Grifeo di Petralia Sottana. Domani al tribunale di
Termini Imerese saranno presenti il presidente del tribunale
Antonio Napoli, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia,
Nicola Tango presidente dell'Anm di Palermo, Lia Sava
procuratrice generale della Corte d'Appello di Palermo. (ANSA).
Il primo maxiprocesso? Un secolo fa a Termini Imerese
Domani presentato il progetto ideato dall'avvocato Sansone