Sicilia

'Il Gattopardo a guardia del muro', beffa nella Germania est

Il libro di Bernardina Rago presentato a Mineo il 3 novembre

Redazione Ansa

(ANSA) - MINEO, 28 OTT - È il 1960: le due Germanie sono già da tempo divise e il regime socialista della Ddr, per cui l'Occidente rappresenta un'enorme minaccia, si appresta a costruire il Muro di Berlino. In questo clima di rigidità politica e culturale, in cui si analizza ogni azione, scelta e comportamento per verificarne la coerenza con l'ortodossia socialista, un libro arriva come un alieno e varca la cortina di ferro che sta per calare definitivamente sulla Ddr. È Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, romanzo della decadenza di una famiglia aristocratica, già oggetto di una ricezione controversa in Italia, dove non gli sono stati risparmiati attacchi violenti dagli intellettuali della sinistra più ortodossa.
    E' lo spunto del libro 'Il Gattopardo a guardia del muro', di Bernardina Rago, edito da Feltrinelli, che sarà presentato domenica prossima, 3 novembre, alle 11, a Mineo, nel Castello di Serravalle, col patrocinio della sezione Sicilia dell'Istituto italiano dei castelli. Con l'autrice ne parlerà il saggista e letterato Enzo Papa, che è stato anche presidente della società siracusana di Storia Patria.
    Nel giallo letterario di Bernardina Rago, contro ogni pronostico, il romanzo del Gattopardo supera la rigida prassi che guida le scelte editoriali della Germania Est, giungendo addirittura a presentarsi come simbolo del nuovo corso socialista. Artefice e primo motore di questa pubblicazione irrituale è Alfred Kurella, capo della Commissione Cultura e braccio destro di Walter Ulbricht, capo di Stato della Repubblica Democratica Tedesca. Muovendosi tra le insidie incrociate delle procedure e dei sospetti di eresia ideologica, fra argomentazioni fantasiose, critiche internazionali e infiniti imprevisti burocratici, Kurella si fa paladino di un libro che per lui è un vero colpo di fulmine. Attraverso materiale d'archivio, testimonianze dirette e documenti finora mai tradotti, prende vita un'avvincente ricostruzione storica che si legge come un'indagine poliziesca. Un prezioso tassello nella storia di uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana del Novecento.
    La scrittrice Bernardina Rago, 67 aanni, dopo aver insegnato tedesco in Italia, ha lavorato nelle università di Bonn e Düsseldorf, e ha conseguito il dottorato all'Istituto di Studi romanzi dell'ateneo di Potsdam nel 2022. Tuttora continua il suo lavoro di studio e ricerca sulla ricezione della letteratura italiana nella Ddr. (ANSA).
   

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