Sicilia

Ast: interrogazione Mpa, sono previste tutele posti di lavoro?

"Gestione priva di strategie per garantire servizio pubblico"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 30 OTT - I deputati regionali del Mpa, Giuseppe Castiglione e Giuseppe Carta, in un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessore regionale ai Trasporti pongono dubbi sulla gestione dell'Ast che, dicono "sembra priva di una strategia chiara e sostenibile per garantire il servizio pubblico, tutelando i posti di lavoro e le prerogative degli operatori del settore". "Il depotenziamento di Ast a "società in house" - dicono - limitata a gestire solo tratte sociali e quindi servizi improduttivi, insieme al mancato utilizzo o sovradimensionamento delle proprietà immobiliari, solleva gravi interrogativi sul danno derivante dalla situazione attuale, con la possibilità che il trasporto pubblico locale venga gestito in regime di monopolio ed a esclusivo beneficio dei privati. E non risulta essere stato presentato né approvato dalla Regione un piano industriale credibile".
    I deputati chiedono dunque se " prendendo atto dell'erronea quantificazione dell'importo di base d'asta in quanto ivi non conteggiato il ricavo da traffico, non si ritenga opportuno revocare il bando di gara e procedere alla riformulazione di un nuovo bando; se non si concorda che l'erronea quantificazione di cui al punto precedente, ridotta in quanto priva del ricavato da traffico - che è stato stimato in alcune centinaia di milioni di euro - non costituisca per l'Azienda ed in ultima analisi per la Regione - un significativo danno erariale; se, non si ritenga di ridefinire le tratte assegnate all'Ast aggiungendo a quelle sociali le tratte remunerative in modo da garantire all'azienda l'equilibrio gestionale-finanziario che le consentirebbe di continuare ad operare nel trasporto pubblico locale".
    E ancora "quali valutazioni sono state realizzate riguardo alla capacità di Ast di gestire in house i servizi improduttivi e quali analisi sono state condotte sulla sua struttura e sui beni immobiliari; quali controlli sono stati condotti per verificare la legittimità delle attuali procedure di gara e la loro conformità alle normative vigenti, incluso il Tusp e le normative europee sul trasporto pubblico; se sono previsti interventi specifici a tutela dei posti di lavoro dei dipendenti di Ast e se sono state ipotizzate garanzie per le piccole e medie aziende (in tutto 74) operanti nel territorio regionale che se non consorziate, ne acquisite da altre (ipotesi remota vista la aleatorietà dell'esito della gara), perdendo le concessioni, o chiudono o lavorano in sub-appalto per conto degli aggiudicatari, costretti di conseguenza a ridurre i profitti e i posti di lavoro". (ANSA).
   

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