Sicilia

Al teatro Libero in scena "Uno strappo" con Ture Magro

Il racconto di un dramma italiano in una notte a Verona

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 08 NOV - È la notte tra mercoledì 30 aprile e giovedì 1 maggio 2008. È passata da poco la mezzanotte. Tre ragazzi stanno tornando alla macchina dopo essere usciti da un locale vicino a Porta Leoni, nel cuore di Verona. Sono Nicola Tommasoli, Andrea Contala ed Edoardo Cazzarolli. All'angolo con via Cappello incontrano un altro gruppo di cinque giovani. Ciò che succederà dopo è la cronaca di un'aggressione che si svolge a due passi dalla casa di Giulietta e che ha tragicamente spezzato la vita del giovane Nicola Tommasoli.
    La città dell'amore diventa così teatro di un episodio drammatico, unico nella sua trama e coinvolgente nella sua intensità, raccontato con potenza da Ture Magro - autore e attore da sempre impegnato su testi ispirati a fatti di cronaca - che firma la drammaturgia di "Uno strappo", prodotto da Sciara Progetti Teatro, in collaborazione con l'Università degli studi di Verona, in scena sabato 9 novembre al teatro Libero, a Palermo per la rassegna "saturday theatre" inserita nella 57esima stagione internazionale.
    Un'aggressione che cela qualcosa di più profondo, quasi un giallo messo in scena come un racconto antico, necessario. Magro conduce il pubblico all'interno di una storia italiana di grande impatto emotivo, rivivendo quella notte e quei giorni che hanno segnato indelebilmente la storia di Verona e della famiglia Tommasoli.
    "Uno strappo" va oltre il fatto di cronaca, senza retorica, mostrandone il lato più crudo e irrazionale. È un evento reale, uno spunto di riflessione sull'etica della responsabilità e sulla possibilità del cambiamento, rivolto soprattutto a chi cerca di contrastare la violenza. (ANSA).
   

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