(ANSA) - PALERMO, 13 NOV - Un ritratto delicato della
fragilità umana, dell'incomunicabilità e della disconnessione,
con se stessi e con gli altri; un viaggio che esplora la
violenza e ciò che ci conduce in bilico sul filo della vita.
"Fragile 2.
Due persone si muovono, rivelando la propria vulnerabilità:
abitano e vivono questo spazio interiore, accettandolo come
parte essenziale di sé. Dove ci rifugiamo quando ci
disconnettiamo? Quando la fragilità ci avvolge, come appare
questo spazio dentro di noi?
Lo spettacolo si sviluppa attraverso il movimento e la
creazione di immagini visive di grande intensità. Una
rappresentazione in cui la decostruzione del movimento e la
poetica visiva, centrata sulla sensibilità e l'amore per la
bellezza, trasportano lo spettatore in uno stato di riflessione
e libertà.
LaBú Teatre invita gli spettatori a sentire, rivivere,
emozionarsi e perdersi in questa fragilità. Attraverso il
movimento, due attori creano paesaggi visivi sospesi in uno
spazio indefinito e vulnerabile. È una riflessione poetica sulla
condizione umana: dove andiamo quando vacilliamo sulla corda
della vita? Che forma assume in noi questa fragilità? (ANSA).
Al teatro Libero un viaggio poetico nella fragilità umana
In scena da domani a sabato 16 novembre