Sicilia

Teatro Apparte di Palermo al via la prima stagione

In programma dal 17 novembre al 21 giugno

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 13 NOV - Il Teatro Apparte di Palermo presenta la sua prima stagione teatrale intitolata "Trame e miraggi", realizzata da Panormos Officina Artistica in collaborazione con L'Incanto di Iris e Spazio Cultura. Il teatro, in via Antonio Furitano, 5, prevede in cartellone tredici spettacoli, di cui due prime assolute dal 17 novembre al 21 giugno. La stagione inizierà domenica 17 novembre con "Amore mio per questa sera…" di Lucia Incarbona. Poi il 29 novembre, in prima assoluta, "Battibecchi d'amore" di Massimo Benenato con Gabriele Vitale, Claudia Perna, Manfredi Russo, Andrea Lombardo e Riccardo Isgrò. Il 1 dicembre lo spettacolo di cinque donne alle prese con un traumatico evento. Sul palco Arianna Scuteri, Adriana Siino, Ornella Mormile, Daniela Lo Cascio e Rossella Guarneri. Voci di Andrea Lombardo, Riccardo Isgrò, Domenico Pane, Cesare Biondolillo e Moreno Tarantino. Martedì 10 dicembre "Terapia integrale" di Marc Angelet e Cristina Clemente.
    Mercoledì 18, sarà la volta di "Dove nascono le viole" di Lucia Incarbona. Il 19 dicembre, invece in programma un'altra prima assoluta: "Tu me, io te" di Andrea Lombardo e Maria Giordano. Il 15 febbraio, il cartellone prosegue con "Voglio che tu lo sappia" di Lucia Incarbona. Il 13 aprile "Sicilia-Leggenda di un popolo", il 9 maggio, "Vegeta è morto (e l'ho ucciso io)" di e con Gianluca Iacono. Il 6 giugno "Il bisbetico indomabile", il 21 giugno, invece la stagione si conclude con "Il gatto con gli stivali" di Lucia Incarbona.
    "Lo scopo della nostra rassegna teatrale - spiega Andrea Lombardo di Panormos Officina Artistica - è quello di dare conferma del fatto che a Palermo i grandi progetti si possono realizzare, portandoli avanti con passione, gioco di squadra e divertendosi con serietà. Ognuna delle realtà coinvolte crede fermamente nel potenziale umano e artistico che questa terra offre e che noi sappiamo di possedere. Ci poniamo la missione di tramutare in concretezza quello che solo apparentemente appare come un miraggio, da qui la sfida nella scelta del titolo della rassegna", conclude Lombardo. (ANSA).
   

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