(ANSA) - PALERMO, 14 NOV - Cosa può fare la musica di fronte
alle ripetute e infinite morti in mare? Può aiutare a
comprendere le speranze di coloro che non incontreremo mai? Su
un piccolo peschereccio nel Mediterraneo, non lontano da Linosa
e Lampedusa, una violista suona - senza un pubblico visibile -
solo per i tanti morti che hanno perso la vita sulla via
dell'Europa. Nuove composizioni, nate dalla ricerca sull'acqua,
che sfumano il pentagramma della musica occidentale, e nascono
come musica seriale costituita da sequenze numeriche delle
coordinate geografiche, per solo viola, il suo corpo di legno e
la voce umana.
Il progetto Elementarzeichen (Segni Elementari) è insolito e
commovente, nato dal lavoro di molti: il pescatore Gerlando
Giardini ha messo a disposizione di Ruth la sua barca e l'ha
portata in un luogo sicuro per l'insolito concerto; i
documentaristi Alessandro Drudi ("La Bandita") e Luca Schiliró
hanno filmato sia il processo di composizione che la performance
sulla barca. Durante la performance ai Cantieri, l'installazione
video e le grandi partiture di carta con le composizioni
acquatiche e le sequenze di numeri, creeranno lo spazio in cui
Ruth Kemna racconterà, attraverso la musica, il suo viaggio. È
Ruth a spiegare come "ogni persona al mondo è un inizio; anche
questa performance immersiva è inizio, un tentativo di piangere
per qualcuno che non si conosce, di suonare musica viva per
tutti noi". Il ricavato dei biglietti è destinato
all'organizzazione Ragazzi Baye Falle. (ANSA).
Un concerto per i migranti morti nel Mediterraneo di Ruth Kemna
La violista ha suonato in barca vicino a Linosa e Lampedusa