Sicilia

Abbà Padre, a Catania prima casa FamVin per papà in difficoltà

Chiavi del progetto13 case per il Giubileo benedette dal Papa

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 19 NOV - Saranno i papà in difficoltà di Catania a beneficiare di una delle tredici chiavi benedette da Papa Francesco domenica scorsa in occasione della Giornata mondiale dei Poveri. Le chiavi in bronzo, scolpite dall'artista cattolico Timothy Schmalz, sono simbolo dei primi alloggi del Progetto "13 Case" per il Giubileo, iniziativa dell'Alleanza della famiglia Vincenziana, FamVin, con le persone senzatetto (Fha): in Italia la prima verrà realizzata a Catania e si chiamerà "Abbà padre".
    Il progetto si inserisce nell'Anno Giubilare 2025 il cui motto è "Pellegrini di Speranza", e, nello spirito del Carisma Vincenziano, ha come scopo l'aiuto concreto alle famiglie che vivono nella condizione di senzatetto.
    Il numero 13, ricorrente, non è casuale: fu proprio San Vincenzo de' Paoli che destinò parte di una eredità personale per acquistare 13 case per coloro che ne erano sprovveduti con l'intento che, una volta integrati nella società, potessero lasciarle ad altri. Da qui l'idea di dare vita alla "Campagna 13 Case" che dal 2018 ha ospitato e aiutato oltre 10.000 persone in 70 Paesi del mondo, con l'obiettivo, durante l'Anno Giubilare, di coinvolgere ancora più Paesi e comunità.
    Quella che sorgerà a Catania sarà parte del progetto dell'Agorà della Carità che nasce dalla Locanda del Samaritano, da sempre impegnata al fianco dei più vulnerabili. Sarà realizzata grazie alla generosità delle Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli, che hanno concesso in comodato d'uso gratuito uno spazio di 5.000 metri quadrati al centro di Catania, una parte della quale è già in uso per accogliere donne vittime di violenza, uomini e donne italiani e stranieri senza dimora, gruppo appartamento. Lo spazio sarà fondamentale per ampliare le strutture di ospitalità della Locanda, ma anche di reintegrazione nel tessuto sociale attraverso piccole esperienze lavorative (attività, laboratori, bed&breakfast).
    "L'Agorà - sottolinea padre Mario Sirica, direttore della Locanda del Samaritano - sarà un luogo dove le persone potranno riscoprire la loro dignità e ritrovare la speranza, è uno spazio di confronto tra i vari ospiti che vivono questa realtà, ma è anche uno spazio per progettare nuove risposte. Grazie all'aiuto delle Figlie della Carità, potremo offrire non solo un tetto, ma una vera occasione di rinascita".
    L'Agorà della Carità nasce con l'obiettivo di offrire un rifugio sicuro a chi vive situazioni di estrema precarietà: padri separati che hanno perso la casa e il lavoro, donne con bambini che fuggono dalla violenza, giovani neet senza prospettive ma anche uno spazio di ospitalità destinato ai parenti di pazienti oncologici. La nuova struttura si propone di non essere soltanto un punto di accoglienza temporanea, ma un vero spazio di rinascita, dove le persone possono ricevere sostegno, percorsi formativi e l'assistenza necessaria per ricostruire una vita dignitosa. (ANSA).
   

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