(ANSA) - PALERMO, 21 NOV - E' stata segregata in casa. Ha
subito violenza sessuale e maltrattamenti. I carabinieri su
ordine del gip hanno arrestato un tunisino di 30 anni compagno
della donna, sua connazionale, che con la promessa di una vita
migliore l'ha tenuta in prigionia. Le indagini sono iniziate a
dicembre del 2023 quando i militari hanno notato una lite
furiosa tra una donna di 29 anni e il tunisino in via Maqueda a
Palermo. I militari hanno soccorso la donna che ha denunciato
violenze e soprusi. La vittima infatti sarebbe stata segregata
in casa dal suo presunto carceriere e, costretta a restare ai
margini del mondo, senza alcuna di libertà di uscire di casa né
tantomeno di avere contatti con altre persone, privata persino
del suo cellulare. Una prigionia che sarebbe stata segnata anche
da violenze fisiche e psicologiche, da ripetuti abusi e minacce
di morte, subite dalla donna tenuta in pugno dal suo aguzzino
che, per farla tacere, l'avrebbe minacciata di rimpatriarla.
Ogni tentativo di fuga della 29enne durante i due mesi di
permanenza in Italia sarebbe stato vano, in quanto puntualmente
ritrovata e riportata in casa dall'indagato, sino a quel giorno
di dicembre dello scorso anno. Il tunisino avrebbe tentato di
avere contatti con l'ex compagna nonostante la donna fosse stata
collocata in struttura protetta, le avrebbe promesso una
relazione più felice qualora avesse rimesso la querela nei suoi
confronti. Il rifiuto della vittima avrebbe scatenato l'ennesima
reazione di ira ed aggressione fisica dell'indagato nei
confronti della giovane donna. L'uomo si trova nel carcere Lo
Russo - Pagliarelli di Palermo. Il gip ha disposto il decreto di
giudizio immediato. (ANSA).
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