(di Luciano Fioramonti)
(ANSA) - ROMA, 24 NOV - "Chi lo dice che l'uomo è un essere
razionale? Se l'uomo fosse un essere razionale avremmo finito di
fare la guerra duemila anni fa…''. Le parole di Andrea Camilleri
suonano attualissime in un momento storico che vede ripetersi
conflitti sanguinosi.
Un capitolo a parte riguarda la voce dello scrittore e la
musica. ''Di Camilleri mi ha sempre affascinato proprio la sua
voce - spiega il musicista - dalle qualità sonore e musicali
incredibili. Così profonda, ruvida, ti sembrava quasi di poterla
toccare e si può riconoscere fra mille. Camilleri era felice di
sapere che la sua voce si sarebbe alternata e unita alla musica
elettronica. A 93 anni non era affatto spaventato dalla
contemporaneità più estrema e sperimentale, anzi. Era curioso,
disponibile e...colto anche in questo'' . Il percorso musicale
del disco vuole scavare quindi tra le pieghe delle parole di
Camilleri, facendosi ispirare dalle tematiche dei testi e
seguendo analogie sonore astratte. ''Ci sono tracce fibrillanti
e accese, momenti di suoni sordi, quasi tribali, corali di voci
lontane, ritmi percussivi, una canzone con un accompagnamento di
puri timbri sonori, influenze jazz nei pizzicati. Si parte da
una citazione dantesca, e allo stesso modo con la musica abbiamo
provato a fare un viaggio 'infernale', da una complessità sonora
fino a una ritrovata semplicità''.
Violoncellista solista richiesto dai compositori di oggi,
vincitore del IV Premio Abbiati del Disco, Michele Marco Rossi,
35 anni, sottolinea che la riflessione sull'amore e sull'essre
umano è il tema che lega le tredici tracce dell'album (edizioni
musicali SZ Sugar), anche a livello di ricerca sonora ed
espressiva: le improvvisazioni al violoncello e l' elettronica
live, curata da Paolo Aralla, si alternano con la voce dello
scrittore. ''Ogni brano cerca in maniera astratta di entrare nei
meandri dei temi, tanto forti quanto attuali, di cui parla
Camilleri, in un piccolo viaggio sonoro pieno di affetto e
gratitudine. Per questo motivo, il disco non ha un titolo in
copertina. Sarebbe come dare un titolo a un ricordo, a un
pensiero o a una memoria. I ricordi non si intitolano''. (ANSA).
Un violoncello e le ultime parole di Camilleri sull' amore
L'omaggio del musicista Michele Marco Rossi allo scrittore