(ANSA) - PALERMO, 29 NOV - Otto firme per altrettanti
protocolli. A Palermo un momento che avvicina ancora di più
Europa e Africa.
Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Malta, Marocco, Tunisia e
Italia hanno scelto Palermo per siglare l'intesa. La due giorni,
dal titolo "Incontri Mediterranei", è stata fortemente voluta
dall'Aiccre, l'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni
e delle Regioni d'Europa che mette insieme migliaia di comuni
italiani per promuovere il coinvolgimento delle autonomie locali
nel processo di integrazione europea, ispirandosi ai principi
del Manifesto di Ventotene: sostenere le politiche globali su
temi cruciali come cambiamento climatico, povertà e migrazioni,
facilitare lo scambio di esperienze e buone pratiche tra enti
locali e internazionali e fornire formazione e supporto tecnico
per la partecipazione ai programmi europei.
Nella sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni, davanti
a decine di sindaci, i paesi (assente giustificato solo la
Spagna per la questione dell'alluvione di Valencia), hanno
apposto la loro firma su questo protocollo di intesa che si
propone 4 obiettivi: il rafforzamento della rappresentanza e
della tutela delle autonomie locali dei paesi coinvolti per
migliorare la capacità delle autorità locali di rappresentare i
propri interessi sia a livello nazionale che internazionale; lo
scambio di esperienze e buone pratiche tra i vari comuni dei
paesi coinvolti; la cooperazione fra i sette paesi su temi come
lo sviluppo sostenibile, l'ambiente e la gestione delle risorse.
C'è anche un patto siglato ad hoc per le isole del mediterraneo
che presentano caratteristiche geografiche, economiche,
demografiche e sociali specifiche.
"L'area del Mediterraneo è stata sicuramente molto trascurata
nelle politiche europee nel corso degli anni - dice Milena
Bertani, presidente dell'Aiccre - Non c'è stata una visione
unitaria su tutte le difficoltà che affliggono gli abitanti di
queste zone. Noi abbiamo voluto iniziare dalle donne e non lo
abbiamo fatto a caso. Ci siamo fatti raccontare le loro
esperienze, che arrivano dalla società civile, dall'industria,
dalle attività produttive, dall'agricoltura. Le abbiamo messe
insieme perché riteniamo che il loro contributo sia fondamentale
per portare avanti questi accordi. E i protocolli siglati a
Palermo permettono ai sindaci dei sette paesi coinvolti di
proporre nuove iniziative politiche".
Il nuovo protocollo prevede l'organizzazione di conferenze,
seminari e workshop su varie tematiche che interessano i sette
paesi, la promozione di programmi di formazione e di scambio del
personale per sviluppare le competenze della gestione efficace
delle autorità locali, ma anche progetti specifici per la
cooperazione nel Mediterraneo, con progetti di carattere di
sviluppo economico, ambientale, culturale e sociale. (ANSA).
"Per una visione del Mediterraneo", 8 paesi firmano protocolli
Al centro il ruolo della donna nella società