(ANSA) - PALERMO, 30 NOV - "In Sicilia soltanto il 40% degli
adolescenti di entrambe i sessi risulta vaccinato contro il
papilloma virus. Una percentuale bassa.
In alcune Asp, in particolare Palermo, la copertura vaccinale è
ancora più bassa". Lo dice il professore Claudio Costantino,
responsabile scientifico, a margine dell'incontro di oggi al
Policlinico in tema di prevenzione e di recupero vaccinale
contro questa malattia.
"Per fortuna - aggiunge Costantino -, con il tempo c'è stato un
recupero di copertura vaccinale e si arriva a circa il 50%-60%
perché la Regione siciliana mantiene la gratuità del vaccino
fino all'età adulta, anche se l'età ideale per fare il vaccino è
dodici anni".
Hpv (Human Papilloma Virus) è una malattia a trasmissione
sessuale che rappresenta, a livello mondiale, la fonte di circa
il 10% dei cancri nel sesso femminile e 2% i quello maschile.
"Va ricordato che bisogna vaccinarsi a dodici anni perché si
presume che non sia cominciata l'attività sessuale. Il vaccino
deve prevenire - continua il professore - La strategia migliore
è quella di intercettare per tempo i ragazzi, gli adolescenti.
Si può fare con un lavoro interdisciplinare in cui medici di
sanità pubblica, dipartimenti di prevenzione ricominciano a
vaccinare nelle scuole, informare. E' fondamentale il rapporto
con i pediatri che devono vaccinare nei propri studi e
intercettare le donne che sono state esposte a questo virus, che
hanno delle lesioni pre cancerose, di età tra 26 e 30 anni,
attraverso lo screening oncologico. Con una buona connessione
fra i centri screening e i centri vaccinali queste donne
verranno subito inviate a vaccinarsi e, nonostante abbiano già
la lesione, si è in visto che in alcuni casi la vaccinazione fa
regredire la malattia. Questo dialogo va perfezionato". (ANSA).
Poche in Sicilia vaccinazioni contro Hpv, serve più prevenzione
Immunizzati solo il 40% degli adolescenti di entrambi i sessi