Sicilia

Calcio: Palermo; Gardini, "Osti ds, curriculum credibile"

L'amministratore delegato: "Possiamo ancora essere protagonisti"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 07 GEN - Venticinque anni fa Giovanni Gardini e Carlo Osti lavoravano al Treviso, si ritrovano adesso al Palermo e Gardini, amministratore delegato e direttore generale del Palermo, volto del City Football Group, dà il benvenuto a Carlo Osti, nuovo direttore sportivo, in sostituzione di Morgan De Sanctis, spiegando il cambio. C'è una squadra all'undicesimo posto in classifica, che a inizio stagione puntava alla promozione in serie A.
    "Dopo un'attenta analisi - sottolinea Gardini - abbiamo deciso di cambiare la direzione sportiva. Grazie a De Sanctis e Migliaccio per quello che hanno fatto. Siamo dispiaciuti per i risultati, non dico di più, i panni sporchi vanno lavati in casa. Il curriculum di Osti è chiaro a tutti, ha fatto della credibilità il suo baluardo. La direzione sportiva era andata in difficoltà nel momento delle difficoltà. La squadra ha delle criticità e non c'è stato il supporto che ci aspettavamo. Non ci sono colpevoli o capri espiatori, non parlo di fallimento, siamo qui a prendere decisioni per il bene del Palermo. Possiamo essere protagonisti del campionato di Serie B, anche se i risultati al momento dicono il contrario. I bilanci si fanno alla fine della stagione. Non è un periodo positivo, non ci nascondiamo e non cerchiamo alibi. Non abbiamo cambiato allenatore perché la squadra non ha mai giocato contro Dionisi, anzi lo segue. Questa è la motivazione principale, Alessio Dionisi è bravo e capace, si sente addosso la maglia del Palermo, è convinto di poter uscire da questa situazione negativa".
    Gardini non nega le difficoltà e si rivolge anche al pubblico, che nelle ultime settimane ha voltato le spalle alla squadra rosanero. "Siamo grati ai tifosi e siamo dispiaciuti che non arrivino i risultati che la città merita. Andiamo avanti con grande forza e carattere. Abbiamo le competenze per poter fare il bene del Palermo. Palermo merita la Serie A, ma solo insieme possiamo raggiungerla. L'assenza di Dario Mirri allo stadio? Lui è il nostro presidente. Non viene allo stadio perché soffre dei risultati, è comprensibile" (ANSA).
   

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