(ANSA) - PALERMO, 09 GEN - "Lavoriamo ormai in un contesto di
profonda crisi operativa, in ortopedia come in tutti gli altri
reparti. È inaccettabile che i medici, già costretti a operare
in condizioni estreme a causa della cronica mancanza di
personale e risorse, debbano subire continue intimidazioni.
Secondo quanto riferito ieri da Iacono, alcuni pazienti e
familiari, esasperati dai tempi di attesa e dalla situazione di
emergenza nei reparti, hanno minacciato i medici di rivolgersi
alla stampa o ai propri legali con verbali formali qualora non
fossero stati immediatamente visitati.
Il presidente dell'Omceo, Toti Amato, ha convocato il
primario di ortopedia di Villa Sofia, Davide Bonomo, al prossimo
consiglio dell'ordine, previsto domani, per discutere della
situazione e raccogliere proposte concrete per garantire la
sicurezza dei sanitari.
"È un'emergenza senza precedenti - afferma Amato - La
sicurezza di tutti i professionisti è una linea rossa che non
può essere oltrepassata. Abbiamo già informato il Prefetto e il
Questore e richiesto un incontro urgente per definire misure
concrete. Lavorare in un clima di paura è una vergogna che
compromette la dignità e la sicurezza di medici e pazienti. Le
istituzioni devono intervenire subito con provvedimenti adeguati
e immediati". Amato invita tutti gli iscritti a denunciare
all'Ordine ogni forma di violenza subita e ricorda alle
istituzioni che nel 2024 le violenze fisiche e psicologiche, in
Italia, contro medici e professionisti sanitari, sono aumentate
del 33%.
"Al centro del prossimo consiglio, con il supporto dei
colleghi convocati, sarà valutata la qualità del presidio di
sicurezza nelle aree più critiche di Villa Sofia, come il pronto
soccorso, e la possibile istituzione di un tavolo permanente con
Prefettura e autorità giudiziaria per monitorare l'efficacia
delle misure adottate, a garanzia di un ambiente di lavoro
sereno e sicuro. L'Omceo si impegna a rendere pubblici i
risultati della seduta consiliare", conclude Amato. (ANSA).
Pazienti Villa-Sofia, visitateci subito o azioni legali
Primario lo ha riferito a Ordine medici, infornata Prefettura