(ANSA) - CATANIA, 10 GEN - E' definitiva la condanna
all'ergastolo di Alessandro Alleruzzo, figlio dello storico
capomafia deceduto di Paternò, Giuseppe, per l'omicidio della
sorella Nunziatina, assassinata con due colpi di pistola nel
1995. L'omicidio, secondo l'accusa, sarebbe stato commesso
perché la vittima tradiva il marito con esponenti del suo clan
e di uno rivale.
La prima sezione della Cassazione ha rigettato il ricorso
della difesa e confermato la sentenza emessa dalla Corte
d'assise d'appello di Catania. Il suo legale, l'avvocato Roberto
D'Amelio, afferma di attendere "le motivazioni della decisione",
di continuare a "credere nell'innocenza" del suo assistito, che
"non si arrende" e ritene che sulla vicenda "non è stata ancora
scritta l'ultima parola".
La donna era scomparsa di casa il 30 maggio del 1995. Quel
giorno il figlio di cinque anni disse di avere visto la madre
uscire di casa con suo zio Alessandro. Secondo un pentito lo
stesso Alleruzzo gli avrebbe "raccontato di aver ucciso la
propria sorella per riscattare l'onore della famiglia". I resti
della donna furono trovati il 25 marzo 1998 da carabinieri
della compagnia di Paternò dopo due telefonate anonime. Per
l'omicidio della sorella, Alessandro Alleruzzo, 51 anni, era
stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare eseguita
da militari dell'Arma il 4 giugno del 2021. Ad alcuni compagni
di prigione, quando era detenuto, aveva confidato che aveva
sparato due colpi di pistola in testa a 'Nunziatina' e di
averne poi "trascinato il corpo e di averlo buttato in un pozzo"
per "riscattare l'onore della famiglia".
A permettere di ricostruire dinamica e movente del 'cold
case' mafioso sono state l'inchiesta della Dda di Catania e le
indagini dei militari dell'Arma della compagnia di Paternò dopo
le rivelazioni di tre collaboratori di giustizia.
Alessandro Alleruzzo è il figlio del defunto boss Giuseppe
che negli anni '70 e '80 guidava il gruppo di Paterno' di Cosa
nostra, al centro di sanguinose faide mafiose, legato alla
'famiglia' Santapaola di Catania. E' anche cugino di Santo
Alleruzzo, 68 anni, noto come 'la vipera', ritenuto il reggente
del clan fino al suo ultimo arresto avvenuto nell'ambito della
operazione "Sotto scacco" della Dda di Catania. Nell'ambito di
guerre di mafia il boss Giuseppe Alleruzzo subi' l'assassinio
della moglie e del figlio e per questo decise di collaborare con
la giustizia. (ANSA).
Uccise sorella per onore,conferma ergastolo a boss Alleruzzo
Cassazione rigetta ricorso, confermata sentenza emessa a Catania