Sicilia

Bonino Puleio,realtà virtuale pazienti neurologici col Caren

Al Neurolesi di Messina il primo strumento del genere in Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - MESSINA, 15 GEN - Il centro Neurolesi 'Bonino Pulejo' di Messina è una tra le realtà italiane più importanti in tema di neuroriabilitazione e può vantare rilevanti risorse tecnologiche che vanno dalla robotica alla realtà virtuale. Un ruolo centrale hanno gli studi relativi al movimento e alle sinergie muscolari effettuati sia in soggetti sani che in pazienti neurologici e amputati.
    L'analisi del movimento può essere effettuata con ricostruzioni delle attivazioni muscolari e della cinematica tramite il Caren. Quest'ultimo, unico installato in Italia, è un complesso sistema di realtà virtuale con schermo a 180 gradi con pedana con sei gradi di libertà e proiezioni sullo schermo dei movimenti effettuati dal paziente grazie a marker posizionati su diverse parti del corpo e analizzati da sofisticate telecamere a infrarossi. Rilevante è la chirurgia a base di ultrasuoni focalizzati e guidati dalla risonanza magnetica o più semplicemente Fus, presente in solo cinque centri in Italia, che è indicata per pazienti affetti da tremore essenziale oppure malattia di Parkinson nelle fasi iniziali con un tremore unilaterale.
    Oggi con l'accorpamento tra la sede storica di contrada Casazza e l'ospedale Piemonte, il direttore generale Letterio Maurizio Lanza, il direttore scientifico Angelo Quartarone, il direttore sanitario Marcello Nucifora e il direttore amministrativo Maria Felicita Crupi, operano in un contesto nel quale si collocano queste realtà di tipo multidisciplinare che mettono al centro il paziente. "Da ogni parte d'Italia, - afferma il primario della Neuroriabilitazione funzionale il dirigente neurologo Edoardo Sessa - i pazienti vengono per curare le malattie neurodegenerative e demenze come la come la malattia di Alzheimer, alcuni disordini del movimento, il Parkinson, i Parkinsonismi, la malattia di Huntington e la sclerosi multipla e la sclerosi laterale amiotrofica". (ANSA).
   

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