(ANSA) - CATANIA, 15 GEN - Due persone ritenute contigue al
clan Cappello, Alfio Castagna, 37 anni, e Renè Distefano di 34,
sono i destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare per
tentato omicidio e detenzione e porto di arma, reati aggravati
dal metodo mafioso e per avere agevolato la cosca. Il
provvedimento, emesso dal gip Marina Rizza, su richiesta del
pool della Dda coordinato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo
su indagini del nucleo investigativo dei carabinieri del comando
provinciale di Catania, è stato notificato in carcere ai due
indagati, già detenuti per altra causa.
E' la quarta misura cautelare dell'inchiesta Centauri
eseguita da militari dell'Arma sul conflitto a fuoco dell'8
agosto del 2000 in viale Grimaldi che coinvolte numerosi tra
esponenti dei clan mafiosi dei Cursoti milanesi e dei Cappello e
che causò due morti, Luciano D'Alessandro di 48 anni e
Vincenzo Scalia di 29, e sei feriti. Dall'operazione Centauri è
scaturita una prima sentenza della Corte d'appello di Catania,
emessa il 23 ottobre scorso, con 12 condanne, con pene comprese
tra due e 12 anni di reclusione, e un'assoluzione. Dalle
indagini e dalle dichiarazioni di 'pentiti' è emerso il presunto
coinvolgimento dei due indagati che, secondo l'accusa, avrebbero
partecipato al conflitto a fuoco, esplodendo diversi colpi
contro due esponenti del clan rivale dei Cursoti milanese,
Martino Carmelo Sanfilippo e Rosario Viglianesi, senza causarne
la morte.
Diversi collaboratori di giustizia hanno ricostruito il
contrasto insorto tra Carmelo Di Stefano, dei Cursori milanesi,
e Gaetano Nobile, dei Cappello, e quello tra Salvuccio Junior
Lombardo, dei Cappello, e Giorgio Campisi, dei Cursori milanesi,
le fasi organizzative della spedizione e la dinamica effettiva
del conflitto a fuoco. Agli indagati è contestato il conflitto a
fuoco che sarebbe stato attuato per "riaffermare il prestigio e
la supremazia del clan Cappello sul territorio" e che sarebbe
stato anche "strumentale al controllo delle piazze di spaccio
del rione San Berillo nuovo, contese da Carmelo Di Stefano". Tra
i moventi citate anche le aggressioni subite da Gaetano Nobile,
il 7 agosto del 2020, da appartenenti al gruppo di Carmelo Di
Stefano, quella di Salvuccio jr Lombardo, dello stesso giorno, a
Giorgio Campisi, Rosario Viglianesi e e Giovanni Nicolosi e
l'esplosione di colpi di arma da fuoco, l'8 agosto del 2020,
contro un centro scommesse ritenuto di pertinenza di Salvuccio
Jr Lombardo. Lo stesso giorno ci sarà lo scontro in strada, con
sparatoria, tra i due gruppi criminali. (ANSA).
Guerra tra cosche a Catania, ordinanza per due indagati
Quarta misura Centauri su sparatoria con due morti e sei feriti