Sicilia

Marsala e i 'vini del Sole' si candidano a patrimonio Unesco

Domani incontro con le delegazioni di tutta Europa per fare rete

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 15 GEN - Il Marsala si apre al futuro con nuovi progetti e virtuose sinergie con le denominazioni enologiche di pregio della Sun Belt Zone. Il Consorzio di tutela dei vini Marsala Doc, istituzioni e aziende produttrici si riuniranno domani negli spazi delle Cantine Pellegrino per la presentazione e la firma di un protocollo di accordo che ha per protagonisti vini leggendari come il Marsala, lo Sherry, il Madeira, il Porto e il Samos che si candidano a patrimonio Unesco. Vini che rappresentano la storia economica e sociale dei territori viticoli della Cintura del Sole, una fascia climatica che supera i confini dell'isola estendendosi lungo l'Europa meridionale. È qui che, in prossimità del 38° Parallelo, l'elevata irradiazione solare permette la produzione di uve d'alto grado idonee a diventare quelle specialità enoiche che hanno fatto la storia del vino mondiale. Alla presenza dei rappresentanti delle regioni e delle denominazioni coinvolte si darà voce a tradizioni produttive fortemente identitarie, che oggi trovano inedite opportunità di avvicinamento al grande pubblico, ritrovando una contemporaneità di consumo e negli stili di vita.
    Marsala, Sherry, Madeira, Porto, Samos sono gioielli dell'enologia internazionale che condividono non solo tecniche produttive e storicità ma - sviluppando azioni e progetti comuni - intendono avvalersi degli strumenti e delle risorse comunitarie della Ue, per affrontare con innovazione vecchi e nuovi mercati, ma anche i temi del bere di oggi e degli stili di vita, soprattutto delle generazioni più giovani. Questioni e scenari che stanno a cuore ai consorzi che saranno presenti a Marsala, su invito del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e del Consorzio Vini Doc Marsala. Nei tre giorni di permanenza in Sicilia, le delegazioni provenienti dalle diverse zone di produzione avranno modo di confrontarsi su alcune ipotesi di lavoro in comune, tra cui l'avvio dell'iter per la candidatura di queste specifiche tipologie enologiche, come patrimonio Unesco. (ANSA).
   

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