(ANSA) - CATANIA, 27 GEN - "Viviamo in un territorio
particolarmente a rischio, il più esposto di quelli dell'Unione
europea. Possiamo mitigarlo soltanto con la prevenzione
strutturale e non.
"Il rischio - ha osservato il ministro - non si vede, non si
tocca, non si sente, non si odora e quindi gli italiani lo
rimuovono dalla memoria. E se qualcuno se ne ricorda dice 'tanto
c'è qualcuno che ci pensa'. In Giappone, invece, a partire dalle
prime classi di istruzione primaria i bambini sono indotti dallo
Stato a imparare cos'è un terremoto, visto che ci convivono, e a
capire come adottare una condotta adeguata in caso di necessità.
Insomma - ha osservato Musumeci - non serve scaramanticamente
toccare ferro o il corno rosso, ma lavorare per capire e
comprendere quali sono le priorità: opere infrastrutturali per
la classe dirigente e capire come comportarsi in caso di
necessità per i cittadini".
"La Sicilia - ha concluso il ministro Musumeci - è una
regione tra le più fragili, da sempre, eppure continuiamo ancora
a fare finta di niente. Basti pensare che nell'isola
'concorrono' più rischi: quello sismico, quello vulcanico e
quelli degli incendi boschivi quello idrogeologico. Poche
regioni come quella siciliana rimangono così esposte, eppure
anche noi facciamo finta di non saperlo e quindi cambiamo
argomento". (ANSA).
Musumeci, 'Italia a rischio sismico, si mitiga con prevenzione'
Presenta a Catania suo libro 'Gli italiani e i rischi naturali'
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