Sicilia

Celebrazioni per Gentile, polemiche a Castelvetrano

L'annuncio del Comune per i 150 anni dalla nascita

Celebrazioni per Gentile, polemiche a Castelvetrano

Redazione Ansa

(ANSA) - CASTELVETRANO, 13 FEB - Il Comune di Castelvetrano (Trapani) ha annunciato di volere organizzare iniziative per i 150 anni della nascita del filosofo Giovanni Gentile, nato a Castelvetrano, ministro della pubblica istruzione del primo governo fascista, e sono scoppiate le polemiche. La sezione locale dell' Associazione nazionale partigiani italiani, in una nota, chiarisce che Gentile "fu anche il sostenitore e il teorico del fascismo". Da qui, sempre secondo l'Anpi, l'Amministrazione comunale sbaglia a celebrarlo "se non vi sia una chiara critica politica rispetto alle sue posizioni". Già qualche settimana fa il sindaco Giovanni Lentini ha dato l'incarico gratuito a Francesco Saverio Calcara per coordinare le iniziative che, però, non sono state ancora rese pubbliche.
    L'Anpi spiega che "se si vuole ricordare il nostro concittadino, lo si può fare con il contributo di tutti, facendo emergere tutti gli aspetti della personalità e del pensiero filosofico di Giovanni Gentile evitando così di cadere in celebrazioni di parte che non rappresenterebbero tutta la nostra comunità".
    Il sindaco replica chiarendo che "la ricorrenza dei 150 anni della nascita di Gentile è il giusto riconoscimento a un nostro concittadino che è stato tra i più rilevanti filosofi del '900 europeo. Ogni tentativo di strumentalizzazione politica si fonda sulla mancata conoscenza del progetto culturale dell'Amministrazione sulle celebrazioni". Lentini puntualizza che il fascismo ("Gentile vi aderì, legittimandolo sul piano ideologico") è "un movimento politico che molte colpe ha avuto nella tragedia che ha caratterizzato la prima parte del '900 europeo, ivi compresa la persecuzione degli ebrei".
    Casa Pound interviene nella polemica: "Gentile fu vilmente assassinato proprio dagli antenati di chi oggi vorrebbe impedire alla sua città natale di ricordarlo e commemorarlo con gli onori che spettano di diritto a un gigante della cultura italiana, conosciuto nel mondo intero. Non provano alcun tipo di vergogna, anche stavolta hanno perso occasione di tacere". (ANSA).
   

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