(ANSA) - PALERMO, 14 GEN - I ricercatori del dipartimento di
discipline chirurgiche, oncologiche e stomatologiche del
Policlinico di Palermo hanno scoperto il punto debole delle
cellule staminali che alimentano la crescita delle del tumore al
colon. La scoperta, pubblicata dalla prestigiosa rivista 'Gut',
si basa sul ritrovamento di un recettore che partecipa con altri
recettori alla crescita del tumore. Questo recettore, chiamato
'Her2', coadiuvato dal microambiente tumorale e attraverso
l'attivazione di un meccanismo molecolare, crea uno 'scudo
protettivo' alle cellule staminali di tumore al colon che lo
usano per proteggersi dalle comuni terapie anti-tumorali
permettendogli di migrare e dare origine a metastasi. Gli autori
della scoperta hanno osservato che se si disattiva questo
recettore e le molecole che lo stesso attiva, si blocca la
capacità del tumore di dare origine alle metastasi. Questo
recettore agisce da interruttore per la migrazione cellulare e
la formazione delle metastasi. "Nel cancro del colon - spiega
il professore Giorgio Stassi, responsabile del laboratorio di
fisiopatologia cellulare e molecolare - esistono cellule
staminali che alimentano continuamente la crescita tumorale e
sono invulnerabili alle terapie. Ma anche queste cellule hanno
un tallone d'Achille, come è stato dimostrato dai nostri
ricercatori. I tumori si diffondono, recidivano e diventano
insensibili ai farmaci perché sono 'alimentati' da cellule
staminali tumorali - aggiunge Stassi - all'origine di un tumore
ci sarebbe cioè una cellula staminale impazzita, che ne
garantirebbe anche la sopravvivenza. Con la loro capacità di
moltiplicarsi all'infinito, infatti, le cellule staminali del
cancro alimentano la malattia. Pertanto poterle colpire con
farmaci selettivi, in futuro, consentirà di distruggere alla
radice il tumore ed impedirgli di produrre le metastasi, che
costituiscono il vero pericolo mortale del cancro. Questa
scoperta ci permetterà - conclude Stassi - di trovare nuove
strategie per distruggere queste cellule e impedire in tal modo
che il tumore si diffonda. Oggi la Sicilia grazie alle risorse
messe a disposizione dall'assessorato regionale alla salute è
allineata alle realtà oncologiche più avanzate d'Italia per
offrire stabilmente agli ammalati da tumori il regime
terapeutico più efficace per ridurre la spesa farmaceutica e
innalzare la qualità dell'offerta sanitaria", conlude Stassi.
(ANSA).
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