(ANSA) - PALERMO, 21 SET - Ha preso il via il
"Breastcancertherapy", progetto di ricerca preclinica sul
trattamento del tumore al seno con radiosensibilizzanti in
radioterapia convenzionale e protonterapia, attivato dalla
Regione con fondi del "Patto per lo sviluppo" a seguito della
riprogrammazione delle risorse 2014/2020.
Il progetto è condotto da un partenariato tra Università di
Catania (professoressa Rosalba Parenti), Istituto nazionale di
Fisica nucleare - Laboratori nazionali del Sud (prof.
La realizzazione scientifica del progetto è resa possibile dalla
"Filiera del farmaco radioattivo e adroterapia", costituita nel
2019 dal Centro servizi Capir (Center for advancedpreclinical in
vivo research) dell'Università di Catania e da altri partner,
collaborazione che rappresenta un caso unico sul territorio
nazionale ed altamente competitivo nel panorama internazionale.
"La chiave vincente - dice Rosalba Parenti - è l'approccio
multifattoriale che, unendo competenze, alte specializzazioni e
tecnologie avanzate, mira a contrastare la patologia scendendo
in campo con la ricerca di base e preclinica proiettata a
smascherare ed analizzare quanto succede alle cellule che
eludono un comportamento fisiologico a favore di un fenotipo
tumorale e la ricerca traslazionale diretta alla realizzazione
di percorsi diagnostici e terapeutici, sempre più personalizzati
e promettenti per il paziente".
Al Capir, il direttore, Antonio Di Maria, e il titolare del
rettore, Rosalba Parenti, hanno accolto 8 unità di personale che
dedicheranno al progetto la loro esperienza in ambito di
approcci preclinici.
"Istituito nel 2017, il Capir - spiega Giovanni La Via,
direttore generale dell'Università - si rivolge non solo ai
ricercatori dell'Ateneo catanese, ma anche ad enti di ricerca e
aziende biomediche che qui possono realizzare progetti di
elevato profilo scientifico, collaborando con personale
competente e utilizzando moderne strumentazioni".
"L'Università di Catania ha tra le sue mission quella di creare
sul nostro territorio un ambiente favorevole e condizioni
adeguate al pieno dispiegamento delle sue potenzialità - afferma
il rettore Francesco Priolo -. Siamo orgogliosi di poter
realizzare questo ambizioso progetto grazie alla determinazione
della Regione, in particolare dell'assessorato alla Salute che
ha voluto fortemente sostenerlo. L'ateneo catanese può mettere
in atto un'altra sfida fruttuosa di coesione territoriale, con
l'obiettivo di impedire dispersione di competenze e
frammentazioni incontrollate in una promettente convergenza di
sviluppo e innovazione". (ANSA).
Tumori: progetto 'Breastcancertherapy' per trattamento seno
Partnership Unict, Infn-Lns, Cannizzaro e Parco scientifico