Sicilia

Sla, incontro a Catania, 500 i malati in Sicilia

Appello a politica e istituzioni per accesso a cure sperimentali

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 04 MAG - Sono circa 500 i malati di Sla in Sicilia, almeno 3.500 in Italia e 1.000 i nuovi casi ogni anno.
    Per migliorare la loro qualità della vita è necessario un approccio multifattoriale tra ricerca, terapia riabilitativa e coinvolgimento delle famiglie. Ma per affrontare la malattia neurodegenerativa e dare una chance in più a chi oggi ne è affetto è necessario anche sensibilizzare e sollecitare istituzioni e politica affinché rendano più agevole l'accesso alle cure sperimentali.
    È quanto è emerso dal seminario didattico/informativo per studenti di medicina, dal titolo 'Uniti contro la Sla', organizzato a Catania dall'associazione no-profit 'Post Fata Resurgo - Vincere la Sla per Ritornare a vivere' in collaborazione con l'associazione universitaria studentesca Actea e col supporto di uno sponsor privato.
    Nell'introdurre i lavori, l'ingegnere Andrea Caffo, presidente di 'Post Fata Resurgo', che convive con la Sla da diversi anni, ha illustrato gli obiettivi che si propone l'associazione. Essi vanno dal diffondere la conoscenza sulla malattia a sensibilizzare leader politici e istituzioni per ottenere un intervento che salvi la vita delle persone con la Sla, dal sostenere l'accesso anticipato ai farmaci sperimentali alla raccolta di fondi per finanziare la ricerca scientifica per trovare una cura definitiva per la malattia.
    Tra gli intervenuti Paolo Volanti, responsabile della Unità operativa di Neuroriabilitazione intensiva del Presidio Sanitario di Mistretta (Messina), che ha parlato dell'eziopatogenesi e dei genetici alla base della malattia neurodegenerativa rara che interessa il motoneurone ed ha fatto alcuni cenni sulla ricerca scientifica e sulle recenti frontiere del trattamento sia con farmaci d'elezione come il riluzolo sia con le terapie geniche sperimentali o con anticorpi monoclonali.
    «Anche se ancora non possiamo vincerla - ha concluso Volanti - l'obiettivo è frenare quanto più è possibile la malattia".
    (ANSA).
   

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