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A Santa Margherita Belìce di scena la Cucina del Gattopardo

Cerimonia per 17 chef, tra le specialità siringate e arancine

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 09 OTT - Le eccellenze di Santa Margherita di Belìce, Terra del Gattopardo, insieme alla tradizione gastronomica del territorio belicino, sono stati gli "ingredienti" del successo del quarto incontro dell'Association Disciples d'Auguste Escoffier - Delegazione Sicilia - guidata da Giovanni Lorenzo Montemaggiore. Palazzo Filangeri di Cutò ha ospitato la cerimonia d'intronizzazione, ala presenza del sindaco di Santa Margherita di Belìce, Gaspare Viola, e degli assessori al Turismo e all'Agricoltura, Deborah Ciaccio e Francesco Santoro. "Ben 17 professionisti dei fornelli di varie categorie - spiega il presidente Montemaggiore- hanno ricevuto l'ambìta sciarpa che sigla l'appartenza ad una delle associazione internazionali più prestigiose nel mondo della cucina. Per i neo discepoli si tratta di un importante, tangibile riconoscimento alla loro professionalità, maturata in anni di dedizione nel lavoro".
    "La promozione dei prodotti enogastronomici identitari del nostro territorio - aggiunge il sindaco Gaspare Viola - riveste un ruolo fondamentale non solo per valorizzare la nostra tradizione, ma anche per sostenere lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità. I prodotti tipici, frutto della passione e del sapere tramandato di generazione in generazione, rappresentano la nostra storia, la nostra cultura e il nostro legame con la terra. Vanno di pari passo con la promozione del turismo di qualità".
    "In qualità di assessore - sottolinea Deborah Ciaccio- ho puntato tantissimo sullo sviluppo del segmento del Turismo enogastronomico, ottenendo risultati importanti. La tavola del Gattopardo, grazie all'importante lavoro svolto, ha ottenuto il riconoscimento di Ambasciatrice dell'identità siciliana. Oggi per noi la Cucina del Gattopardo si conferma occasione imperdibile di valorizzazione del territorio attraverso la naturalità delle produzioni agricole autoctone".
    Gli studenti e docenti dell'Istituto Alberghiero "Virgilio Titone" di Castelvetrano hanno messo a tavola, le delizie del territorio belicino tra cui le dolci siringate, prodotto De. Co.
    Di Santa Margerita di Belìce, a cura del pastry chef Michele Ciaccio. Infine lo chef gastronomo, Calogero Fazio ha creato "l'arancina del Gattopardo". Con, al suo interno, la Vastedda del Belìce Dop e il ficodindia, simbolo iconico del comune margheritese. (ANSA).
   

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