Marche

Terremoto: Castelli, con Pnc mappatura digitale rete idrica

Scosse hano modificato flussi acqua nei Sibillini

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 19 APR - "Le scosse sismiche nel centro Italia nel 2016 hanno causato, in un quadro di devastazione che ha interessato un'area di 8.000 kmq, anche un fenomeno particolare che ha riguardato le risorse idriche". Lo ha ricordato il commissario per la riparazione e ricostruziopne posi sisma 2016 Guido Castelli. "È avvenuta una diversificazione del corso delle acque - ha spiegato -: nel versante orientale dei Monti Sibillini, alle pendici del Vettore tra Pescara e Foce di Montemonaco, si è perso oltre il 50% del flusso delle sorgenti, che si è indirizzato verso la parte occidentale, quella umbra. Di contro, per qualche anno, nella piana di Norcia si è rilevato un temporaneo grande incremento delle portate del fiume sul Nera e la ricomparsa di torrenti scomparsi da tempo scomparsi, come il Torbidone. Le risorse idriche di quei territori sono un patrimonio che deve essere tutelato - ha sottolineato -, per questa ragione nell'ambito dei finanziamenti per la digitalizzazione del Fondo complementare sisma sarà avviato un progetto di mappatura della rete idrica, per monitorare il fenomeno della dispersione delle acque e le cause, al fine di intervenire". Di questo, e dell'importanza di realizzare una ricostruzione in sicurezza attraverso il censimento e il costante monitoraggio di frane, dissesti e faglie ha parlato oggi Castelli insieme al Presidente della Commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli al convegno "Gestione delle risorse idriche e difesa del territorio, la sfida della digitalizzazione" organizzato a Roma dall'Abdac, l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale". (ANSA). Leggi l'articolo completo su ANSA.it