Marche

Terremoto: Marche,166 milioni investimenti da Next Appennino

Santori (Svem), come spendere bene soldi grazie a lavoro squadra

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 03 MAG - "Così si spendono bene i fondi: Next Appenino dimostra come lavorare". Lo scrive in una nota Andrea Santori, presidente di Sviluppo Europa Marche (Svem), la società della Regione finalizzata a contribuire allo sviluppo dell'economia della regione. "È ora di uscire dai luoghi comuni e da quel farci male da soli che troppo spesso ci caratterizza. Ciclicamente sentiamo frasi del tipo 'le Marche non sanno spendere i fondi, le Marche non rispondono alle richieste degli imprenditori'. - afferma Santori - La verità è che le Marche quando lavorano di squadra sono una eccellenza a livello italiano. La riprova viene dai risultati di Next Appennino, il programma di incentivi per il rilancio sociale ed economico dei crateri sismici 2009 e 2016, finanziato per oltre 600 milioni di euro della Macromisura B del Pnrr Sisma". "Dopo mesi di lavoro, di incontri sui territori, di professionisti messi a disposizione di imprese ed enti locali, la fase delle domande si era chiusa con 2.500 progetti presentati. - ricorda - Ora commentiamo l'approvazione, da parte della Cabina di coordinamento integrata, presieduta dal Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, di 1.280 progetti che ottengono finanziamenti per 277 milioni (investimenti previsti per 434 milioni). Le Marche, i fondi sono spalmati sulle quattro regioni colpite dal terremoto, ottengono 166milioni". "Grazie a Next Appennino partono progetti per incentivare l'innovazione delle Pmi, promuovere cultura, turismo e terzo settore, per finanziare piattaforme di trasformazione tecnologica per rendere più sostenibili e al passo con i tempi le filiere ambientali. E' solo la prima trance". "Cosa ha funzionato oltre alla struttura del commissario Castelli? - prosegue - L'asse tra Giunta regionale, che ha messo a disposizione dirigenti e personale, e Svem; aggiungo il supporto della Camera di Commercio delle Marche. La scelta di aprire sportelli provinciali, con personale formato a disposizione gratuitamente di chi voleva partecipare a Next Appennino, è stata vincente. In contemporanea si è sviluppato un lavoro anche extra regionale con le agenzie di sviluppo di Umbria e Abruzzo. Perché l'economia, soprattutto quella dell'Appennino, non ha confini. (ANSA). Leggi l'articolo completo su ANSA.it