Rischio idrogeologico non mitigato blocca parte di ricostruzione
Residente Ussita nel Maceratese, "da 20 anni nessun intervento"
(ANSA) - MACERATA, 27 MAG - "Dopo oltre sette anni dal
terremoto mezza Ussita rischia di non essere ricostruita a causa
del vincolo R4, che sta a indicare un grave rischio
idrogeologico, che esiste da oltre vent'anni ma nessuno ha mai
pensato di mitigarlo": a dirlo all'ANSA è Romina Cecola,
residente all'interno della zona off limits del paesino nel
cratere sismico maceratese e quindi vittima del vincolo.
"Il palaghiaccio, la piscina comunale, il maneggio e un
centinaio di case che insistono in questa area sono ferme al
giorno della grande scossa e non potranno essere ricostruite
finché non si interverrà sul rischio idrogeologico", racconta la
donna che è anche una dipendente del Comune di Ussita: "una
situazione paradossale e il paradosso dei paradossi è che nel
perimetro R4 ci sono delle abitazioni agibili dove la gente vive
ed io stessa, assieme alla mia famiglia, vivo in affitto in un
alloggio che si trova a cento metri dalla mia casa che non posso
ricostruire".
Cecola ripercorre la storia di questa situazione: "risale al
1999, quando l'acqua che scende dai canaloni della montagna
allagò l'area, di conseguenza nel 2002 venne dichiarata R4".
"Subito dopo si mise in piedi un progetto per la realizzazione
di un canale capace di raccogliere le eventuali acque piovane in
eccesso così da incanalarle nel torrente Ussita, ma il progetto
è rimasto da allora sulla carta", racconta ancora. "Dopo il
terremoto - ricorda Cecola - quel progetto è stato convogliato
in un piano di recupero idrogeologico più ampio che riguarda i
comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, ma dopo
sette anni non se ne vede ancora la luce". "Adesso siamo
arrivati al punto il soggetto attuatore dell'opera è il
Consorzio di bonifica di Macerata, ma finché non presenterà lo
studio di fattibilità non si potranno fare i lavori", spiega
Cecola. "Ma la cosa più incredibile - evidenzia - è che se
dovessi anche completare la ricostruzione della mia casa, con le
norme attuali non potrei andarci a vivere finché l'opera di
mitigazione del rischio idrogeologico non fosse completata".
"Cosa chiedo? - conclude Cecola - Che venga superata questa
norma e ci venga data la possibilità di ricostruire le nostre
case per poterci tornare a vivere". (ANSA).
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