Centenario dell'Aeronautica militare, cerimonia a Palazzo Vecchio

"Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio non poteva che essere il miglior inizio per festeggiare i 100 anni dell'Aeronautica militare. Ai ragazzi dico sempre: Abbiate il coraggio di osare. L'Aeronautica guarda verso il futuro: dal 1923 la nostra forza e' quella di guardare avanti, osare, non fermarci mai. Questo e' il miglior risultato che si poteva ottenere da consegnare ai giovani. L'Aeronautica e' una istituzione viva, sana, efficiente, all'avanguardia tecnologica. moderna, nonostante i 100 anni". Lo ha detto il Capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare, il generale capo Luca Goretti, in occasione del 'Simposio Storico', primo degli eventi celebrativi organizzato per i festeggiamenti per i 100 anni dell'Aeronautica militare, in corso a Palazzo Vecchio a Firenze. Goretti si e' rivolto ai giovani: "Sono il nostro futuro - ha sottolineato -. Mi rivolgo alle nuove generazioni esortandole a entrare in contatto con luoghi e persone che rappresentano il passato in modo da poter affrontare al meglio le difficolta' del presente e del futuro. Ai giovani dico di aver fame di cultura e condivisione di speranza". 

"Devo dire che il ministro Crosetto è uno dei primi sostenitori di questo centenario, così come tutto il dicastero della Difesa. I 100 anni dell'Aeronautica non sono soltanto uno strumento per far vedere quanto noi siamo migliorati professionalmente, è un modo per far capire come tutto il ministero della Difesa lavora insieme per il bene della sicurezza del nostro Paese". Lo ha detto il Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare, il generale capo Luca Goretti, a margine del 'Simposio Storico', primo degli eventi celebrativi organizzato per i festeggiamenti per i 100 anni dell'Aeronautica militare, in corso a Firenze. Goretti ha risposto ad una domanda relativa ai rapporti col ministro della Difesa Guido Crosetto. "Il ministro è uno dei primi sostenitori di questo progetto su cui lui fa molto affidamento - ha aggiunto -. Lui è stato il promotore della nostra presenza a Sanremo, una presenza insolita per una struttura militare che presenzia a una competizione canora, ma è un messaggio che potevamo dare a tutti quanti gli italiani, di compattezza e sostanza di tutto il ministero della Difesa".