ANSA Eventi

Cerimonia per l'anniversario di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri

Mattarella: 'La gratitudine dell'Italia ai Carabinieri'

Redazione Ansa

Supporto della popolazione e contrasto della criminalità - l'ultimo più grande successo su questo fronte è l'arresto del boss Messina Denaro - ma anche impegno su altri temi decisivi come la sicurezza sui luoghi di lavoro, la custodia del patrimonio culturale, la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della genuinità degli alimenti. L'Arma dei carabinieri ha festeggiato i 209 anni dalla sua fondazione e in questa occasione è stata insignita, dal presidente della Repubblica, della medaglia d'oro al merito civile per i meriti acquisiti nell'attività di tutela agroalimentare dal 1982 ad oggi.

Nel suo messaggio Mattarella ha manifestato "la gratitudine e l'apprezzamento della Repubblica alle donne e agli uomini dei Carabinieri, chiamati, insieme alle altre Forze armate e di polizia, a garantire la sicurezza degli italiani, la difesa dei loro diritti, il soccorso e l'assistenza nei momenti di difficoltà". Da Milano ad Aosta, fino a Sassari e Messina, in decine di città si sono svolte le celebrazioni per l'anniversario della fondazione. A Roma, dopo aver reso omaggio ai caduti deponendo una corona d'alloro al sacrario nel museo storico dell'Arma, il comandante generale Teo Luzi è stato ricevuto al Quirinale. Nella caserma 'Salvo D'Acquisto' di Tor di Quinto si è svolta in seguito la cerimonia a cui hanno partecipato diverse alte cariche dello Stato, tra cui il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la quale ha definito i carabinieri "un punto di riferimento insostituibile per il popolo italiano".

Per la premier "da oltre due secoli l'Arma è 'quella sottile linea rossoblù' che unisce la nazione e rende 'più visibile una storia di grandi e piccoli eroismi'", ha detto Meloni esprimendo la riconoscenza del governo "nei confronti di ogni singolo carabiniere che, ogni giorno, difende la nostra sicurezza e la nostra libertà, sia sul territorio nazionale grazie agli oltre cinquemila presidi, sia nelle missioni di pace all'estero e nei vari teatri operativi: dall'Iraq al Kosovo, dalla Nigeria a Gibuti. Uomini e donne innamorati del servizio che svolgono e che sono un esempio di dedizione, professionalità e umanità". Nella caserma di Tor di Quinto, tra le consegne di ricompense individuali, c'è stata anche la medaglia d'oro al valore dell'Arma 'alla memoria' alla famiglia del maresciallo Filippo Salvi, morto a Bagheria nel 2007, dopo essere precipitato da una parete rocciosa mentre stava installando una telecamera durante le ricerche del boss Matteo Messina Denaro. A lanciare una proposta è stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel suo intervento: "bisogna raddoppiare i 600 militari che contrastano la violenza di genere".

E per il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, "la loro capillare diffusione sul territorio nazionale rappresenta per le comunità locali, come unanimemente riconosciuto, un presidio di legalità fondamentale". Gli auguri alla 'benemerita' sono giunti da esponenti del governo, parlamentari e altre figure istituzionali. Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, nei suoi ringraziamenti, ha sottolineato "lo speciale contributo al ruolo e al prestigio internazionale dell'Italia" mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto, ricordando come ultimo esempio l'impegno in supporto alla popolazione colpita dall'alluvione in Emilia Romagna, ha ribadito che "l'Arma rappresenta per l'Italia una forza di prossimità vera, che quando occorre sa farsi carico degli italiani, aiutandoli, tutelandoli, portandoli in salvo". Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato inoltre di "straordinario esempio di sacrificio e impegno al servizio della comunità".

 

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it