Professioni

Cassa dottori commercialisti, con 2 milioni sprint a professione

Boccia (Cdc), 'accompagniamo l'evoluzione degli iscritti'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - Due milioni per "supportare gli iscritti nella loro attività professionale attraverso i bandi per le aggregazioni tra professionisti e per l'acquisto di beni e/o servizi riferiti all'anno 2024": è lo stanziamento della Cassa dottori commercialisti (Cdc) che, recita una nota, ha rinnovato per il quarto anno consecutivo un bando per diffondere i benefici della cultura aggregativa, fondamentale soprattutto nella fase di avvio della professione. Per quanto riguarda l'acquisto di beni e/o servizi, poi, l'Ente previdenziale privato "ha ampliato le categorie per le quali si può richiedere il contributo, inserendo anche strumenti di intelligenza artificiale e prodotti assicurativi specifici per gli studi.
    Questa attenzione alla crescita professionale consente agli iscritti di divenire sempre più competitivi e flessibili in un mercato in continua evoluzione". Il bando per le aggregazioni professionali effettuate nel 2024, si legge, ha come maggiore novità quella sul "contributo destinato al singolo richiedente in caso di costituzione di una Rete tra professionisti che raddoppia rispetto all'anno precedente". Gli iscritti, che nell'anno 2024 hanno costituito studi associati e società (Stp), potranno beneficiare, di un contributo pari a 4.000 euro per singolo richiedente (nel 2023 era di 3.500), proporzionalmente ridotto qualora la somma spettante ai soci del medesimo sia superiore al limite massimo di 32.000 euro; per i dottori commercialisti che hanno costituito nel 2024 Reti tra professionisti, la quota è pari a 3.000 euro per singolo associato (nel 2023 era di 1.500), diminuita in modo proporzionale se il totale spettante ai professionisti della stessa supera il limite massimo di 24.000 euro.
    "Uno dei nostri obiettivi principali - afferma il presidente della Cassa Ferdinando Boccia - accompagnare l'evoluzione della professione, anche attraverso la diffusione di una reale cultura aggregativa come elemento di progressione non solo reddituale, ma anche professionale, così che gli iscritti possano ampliare le proprie competenze a disposizione di una platea sempre più ampia e diversificata", termina la nota. (ANSA).
   

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