Tre mesi appena compiuti, tutina azzurra, e ditino in bocca. Viene da Monaco di Baviera e si chiama Giovanni Paolo il pellegrino più giovane presente questa mattina a piazza San Pietro per la canonizzazione di Angelo Roncalli e Karol Wojtyla.
"Con il nostro Giovanni Paolo non potevamo mancare", ha spiegato all'ANSA il papà Klaus. Viaggio in automobile, lui, moglie e gli altri tre figli di 3, 9 e 13 anni, fratelli maggiori del piccolino che porta il nome del papa polacco. "Questa notte abbiamo dormito in macchina al Gianicolo e ora eccoci qua, è un miracolo".
Klaus, teologo impegnato per l'unità delle chiese, e catechista dei bambini che si preparano alla prima comunione ha conosciuto papa Wojtyla nel 1995. "Mi ricordo - ha detto - che il papa parlava dell'apostolato dei bambini, del fatto che anche loro possono essere santi, anche loro possono evangelizzare.
Ebbi allora l'idea di far scrivere delle letterine ai bambini che offrivano la loro prima comunione al papa".
Venne dunque a Roma e con una serie di circostanze fortunose arrivò fino ad incontrare Giovanni Paolo II e gliele consegnò: "Era contento - ha raccontato - e mi ha benedetto, gli ho promesso che avrei pregato per lui con i bambini". Con quelli del catechismo e, ora, anche con i suoi quattro figli, fino al giovanissimo Giovanni Paolo.
"Mia moglie Cornelia non credeva che saremmo riusciti a fare questo pellegrinaggio, io le ho detto di avere fiducia, ed eccoci tutti qua, un miracolo, un giorno davvero unico", ha concluso, pronto a concentrarsi per la messa di canonizzazione per poi ripartire verso la Germania.
Tre mesi, il pellegrino più piccolo a San Pietro
Da Monaco di Baviera con la famiglia; il papà, un regalo esserci