A giugno scorso è scoppiato il caso dell'anziano parroco, don Valerio Mazzola della chiesa di Villa di Baggio sulle colline pistoiesi, dove è stato stilato un vero e proprio tariffario, quasi come si fosse in uno studio legale o da un dentista: 190 euro per un matrimonio, 90 euro per chi vuole battezzare i propri figli o celebrare il funerale di una persona cara.
Nessuna indicazione, nè cifra, per comunioni e cresime, perchè questi sacramenti nella chiesa del paese non si celebrano più.
La piccola comunità di Villa di Baggio si è divisa: la maggior parte dei pochi abitanti non sapeva nulla della lettera al Papa e difende don Valerio, 72 anni, ordinato sacerdote nel 1994, descritto come persona gentile. "Per quanto riguarda le indicazioni di offerta per le funzioni, sinceramente pensavamo fosse stata la diocesi di Pistoia a dire al parroco cosa scrivere", spiega una parrocchiana. In realtà a don Valerio la decisione di esporre il tariffario ("una pratica che da queste parti è comune", dice un altro frequentatore della chiesa) è venuta per non sentire più la tipica domanda al termine della messa: "Padre quanto le devo?". Una domanda che "mi imbarazzava". "Non sono offerte obbligatorie ma servono per mandare avanti la chiesa - conclude il sacerdote -: niente entra nelle mie tasche". Ora in paese sono tutti in attesa di una possibile telefonata di Papa Francesco a don Valerio: "magari. Proprio quest'anno festeggio 20 anni di sacerdozio, sarebbe un bel regalo" risponde lui sorridendo.