Ha lasciato il Mali nel 2008. E' arrivato in Libia, dove ha pagato uno scafista "700 dollari" per raggiungere l'Italia.
A Siracusa da clandestino
In un momento in cui l'Italia diventa sempre più terra di speranza per migliaia di migranti e profughi, la storia di Suleman Diaria, classe 1986, è una storia di tenacia e successo. Suleman, oggi, è stato selezionato tra i finalisti per il MoneyGram Award 2014, Premio all'imprenditoria immigrata in Italia, per la categoria Imprenditoria giovanile. "Non sono mai andato a scuola, né in Mali né in Italia - racconta Suleman - iniziando questa attività ho imparato l'italiano, a leggere e scrivere. E poi sono riuscito a integrarmi. E' stata un'esperienza che mi ha cambiato il cuore e ho conosciuto tante persone". Ma il successo è arrivato solo dopo tanta sofferenza. "Nel 2008 dopo due mesi passati al Cara di Cassibile - racconta il giovane imprenditore - mi hanno dato un foglio di via. Sono rimasto a Siracusa da clandestino per un mese, con la speranza che un legale mi aiutasse a ottenere il permesso di soggiorno, ma questa persona non ha fatto nulla per me. Quindi mi sono trasferito a Rosarno, ho zappato la terra, raccolto arance e mandarini e ho vissuto in prima persona la rivolta del gennaio 2010". Poi l'arrivo a Roma. "Vivevo alla stazione Termini con altri 140 amici e mangiavamo alla Caritas. Ma non avevo i soldi per chiamare casa". Se Suleman ha deciso di avviare questa attività, è anche perché, ci tiene a sottolineare, aveva bisogno di soldi per potersi mettere in contatto con la sua famiglia. "In futuro vorrei tornare in Mali e avviare lì un'attività. E' il mio sogno, vorrei dare lavoro a tante altre persone".
Dal Mali su una carretta, è 're' yogurt
Vita da clandestino Rosarno, Suleman a Roma diventa imprenditore