L'Enpa (Ente nazionale protezione animali) aderisce alla manifestazione nazionale in programma il 15 settembre a Roma - con inizio alle 10.30 - davanti al Ministero dell'Ambiente. L'iniziativa è stata organizzata con l'obiettivo di dare voce "all'indignazione per l'uccisione di Daniza e di chiedere le dimissioni dei vertici ministeriali". L'Enpa sottolinea "come il sequestro e la gestione dei cuccioli rappresentino in questo momento la priorità, alla quale il Ministero dell'Ambiente deve dare risposte valide ed esaustive". "La responsabilità dell'animalicidio di Daniza, questo è il termine giusto, è certamente della Provincia di Trento, ma anche del Ministero dell'Ambiente. Le responsabilità - prosegue la nota - sono a più livelli, in particolar modo degli organi tecnici e scientifici dello stesso Ministero, vale a dire di coloro quali, pur avendo le competenze necessarie a gestire situazioni di questo tipo non hanno saputo né garantire l'incolumità né agire per la tutela di Daniza e dei cuccioli, autorizzando una cattura inutile e ingiustificabile da ogni punto di vista, dal momento che il comportamento dell'orsa era del tutto normale".
Dopo l'indagine avviata dal Corpo forestale dello Stato, anche la Procura di Trento ha aperto nei giorni scorsi un fascicolo relativo alla morte dell'orsa Daniza. Le indagini, delegate alla sezione di polizia giudiziaria, saranno seguite personalmente dal procuratore capo di Trento Giuseppe Amato che per ha convocato un vertice fra inquirenti e rappresentanti della Provincia e del Corpo forestale incaricato della cattura dell'orsa. Al momento nessuna persona risulta inserita nel registro degli indagati e pochi sono gli elementi in mano agli inquirenti che attendono gli esiti dell'esame autoptico sull'animale, già eseguito all'Istituto zooprofilattico delle Venezie. Il reato ipotizzato è quello di uccisione di animale protetto, che nel caso di mancanza di dolo - ovvero la volontà di uccidere - prevede una pena da uno a sei mesi. Riguardo ai cuccioli di Daniza, l'ipotesi di reato potrebbe essere quello di maltrattamento di animale. Da valutare sarà la loro reale capacità di sopravvivere senza la madre.
"Ci sta tutto sull'onda dell'emotività, ci sta anche questo atteggiamento, sicuramente esagerato". Così il ministro all'ambiente Gian Luca Galletti ha commentato la richiesta di dimissioni presentata da alcune associazioni animaliste per la vicenda di Daniza. "Io spero che lo stesso interesse che c'è stato su questo tema ci sia anche su altri temi che riguardano l'ambiente e vorrei che l'attenzione fosse sempre alta come in questo caso: in estate abbiamo affrontato temi drammatici che riguardano l'ambiente, come il dissesto idrogeologico, che hanno provocato sei morti", ha aggiunto.
Un centinaio di animalisti nei giorni scorsi ha manifestato in piazza Duomo a Trento per ricordare la morte dell'orsa Daniza e chiedere giustizia. All'iniziativa, promossa dalla Lav, hanno aderito altre sigle animaliste fra cui Oipa, Lac ed Enpa. Presenti in piazza anche rappresentanti di Verdi e Sel. La manifestazione è stata l'occasione per avviare una raccolta di firme in calce ad una petizione in cui vengono richieste le dimissioni del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, del vice presidente Alessandro Olivi e dell'assessore all'ambiente Michele Dallapiccola, considerati dagli animalisti responsabili della morte di Daniza e della situazione di pericolo che vivono i suoi due cuccioli. Gli animalisti, molti dei quali con una maschera di orso sul volto, si sono raccolti attorno ad una corona funebre in memoria dell'orsa morta e hanno acceso un cero. Quindi si sono stesi tutti per terra. Nel suo intervento il responsabile della Lav del Trentino, Simone Stefani, ha sottolineato "la pessima figura che il Trentino ha dato nel mondo con una condotta irresponsabile".
Mentre si attendono chiarimenti sulla morte di Daniza, l'orsa che a Ferragosto in presenza dei propri cuccioli aveva ferito un uomo nei boschi del Trentino e che non è sopravvissuta alla narcosi fatta per catturarla, in rete impazzano messaggi di solidarietà per l'animale morto e polemiche. Tanto che su Twitter l'hashtag #Daniza è stato per almeno due giorni di fila fra gli argomenti più "cinguettati" in Italia. Altri hashtag nati dopo l'accaduto sono #giustiziaperdaniza, lanciato fra gli altri da Beppe Grillo, e #iostocondaniza.
Il tweet del Wwf
Legambiente su Twitter
I senatori Sel chiedono al ministro Galletti di riferire in Aula. "Le modalità che hanno portato alla morte dell'orsa Daniza presentano molte ombre, per questo vogliamo sapere dal ministro dell'Ambiente se sia stato sufficientemente informato sull'iter della vicenda e quali iniziative abbia avviato autonomamente: E' vero che abbia dato l'autorizzazione per la cattura dell'orsa Daniza e su quali presupposti?". E' quanto chiedono i senatori di SEL in un'interrogazione urgente al ministro Gian Luca Galletti. "Nonostante le denunce documentate delle Associazioni ambientaliste e soprattutto del Corpo forestale dello Stato - ha proseguito la senatrice di Sel Loredana De Petris - vorremmo sapere per quale motivo il Ministro dell'ambiente non abbia preso alcuna iniziativa per impedire la messa in opera dello scellerato e irresponsabile disegno della Provincia Autonoma di Trento e se non vi siano responsabilità nell'esecuzione materiale della cattura che appare a prima vista una vera e propria esecuzione mascherata. La cattura a mezzo di sedativi infatti é un'operazione che deve compiere solo personale esperto e qualificato che non avrebbe sbagliato dosi a meno di colpa o dolo".
Una denuncia penale nei confronti del ministro dell'ambiente, Gian Luca Galletti, e del presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, è stata inviata alla Procura di Trento a firma del presidente nazionale dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) Lorenzo Croce. Nella denuncia si ipotizza che "sia Galletti che Rossi siano responsabili di aver permesso le azioni che hanno portato alla morte dell'orsa Daniza e alla messa in pericolo della vita dei due cuccioli in violazione di tutte le normative vigenti di tutela della fauna selvatica e delle specie protette". "Chiediamo che il ministro e il presidente della Provincia siano chiamati a pagare penalmente la loro noncuranza e i loro errori che hanno portato alla morte dell'orsa e alla messa a repentaglio della vita dei due cuccioli", dice Croce.
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