Un gruppo di manifestanti ha sfilato una scala in ferro da un furgone e l'ha posizionata sul muro di cinta del muro della Reggia per scavalcarlo. Qualche dimostrante é riuscito a salire oltrepassando il muro. A questo punto la reazione delle forze dell'ordine che con un'azione di respingimento e con l'uso di idranti. Dai manifestanti e' partito un lancio di petardi. La polizia ha rimosso la scala. Un giovane, poi fermato, è riuscito a salire sul muro di recinzione. Con sé aveva uno striscione che aveva intenzione di esporre all'interno della Reggia dove è in corso il vertice della Bce. Gli agenti lo hanno bloccato prima che riuscisse a scendere dal lato opposto, all'interno della Reggia. Successivamente il giovane, che è noto alle forze dell'ordine, è stato condotto in questura per l'identificazione. Dai megafoni è continuo l'appello rivolto alle forze dell'ordine affinché il manifestante venga rilasciato quanto prima.
"Una violazione simbolica fatta per esporre un semplice striscione "No alla Bce" è bastata a far colpire i manifestanti con l'idrante. É vergognoso. Si è dimostrato che i violenti non siamo noi". Lo dice al megafono, Alfonso De Vita, uno degli attivisti del corteo contro la Bce. "Rilasciate l'attivista fermato", aggiunge De Vito.
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