''Non lasciatevi mai sopraffare da nessuno. Non lasciate che sia lui a imporvi come dovete vestirvi, come dovete pensare, come dovete comportarvi, come dovete essere.
''Tu sei mia - ha scritto Lucia alle donne della rete antiviolenza e ai 200 ragazzi delle scuole superiori che partecipano al convegno - può essere forse una frase sussurrata in un momento di intimità, non una realtà che autorizza un uomo a trattarvi davvero come se foste un suo possesso'', perché ''il possesso è più parente della violenza che dell'amore''.
''So bene per esperienza personale - continua il messaggio dell'avvocatessa - che uscire dal buio in cui ti confina un 'non amore' è difficilissimo. Lo può essere per mille motivi, a cominciare dalla paura, ma anche perché non si è indipendenti economicamente, perché ci sono di mezzo i figli, perché si finisce col vivere in una condizione psicologica devastante. Lo so, è una strada ripidissima e la salita sembra insuperabile. Ma credetemi, non è così. Tutto si può superare se serve a ritrovarsi, a tornare a essere se stesse, a essere libere, finalmente. Tutto si può superare se si sceglie di essere felici''.
Ma per imboccare la via del ritorno alla vita, prima di tutto ''serve un lavoro interno, su se stesse. E poi la fiducia verso il futuro e la vita stessa''. Compresa la ''fiducia verso le forze dell'ordine o comunque le persone a cui si consegna una storia di non amore. Denunciare è un passaggio straziante, spesso, per chi vive una situazione di violenza. Fate in modo, voi poliziotti, voi dei centri antiviolenza, voi carabinieri, voi chiunque siate... fate in modo che una donna che viene da voi a consegnarvi la sua vita si senta al sicuro, protetta dalla vostra comprensione, prima di tutto, e poi dalla vostra professionalità e dalla vostra capacità di affrontare un problema per lei così enorme''.
Infine, Lucia Annibali ha rivolto un appello alle donne. ''Se sapete, se avete anche solo il sospetto, se avete più di un sospetto che una vostra amica, sorella, cugina, vicina...sia nei guai con un uomo violento non lasciatela sola. Aiutatela a capire che la denuncia può salvarla e se non la convincete in quello cercate almeno di convincerla a lasciarlo. Non abbandonatela mai. Non lasciate che sia lei la nemica di se stessa''.(ANSA).